Tacchino: con Rusvelo progetto per il ciclismo russo
Si prenderà cura di atleti da strada e pista, oltre a valutare possibili nuovi talenti. "La mia sarà una consulenza per cambiare i metodi di allenamento
Si prenderà cura di atleti da strada e pista, oltre a valutare possibili nuovi talenti. "La mia sarà una consulenza per cambiare i metodi di allenamento
L’opportunità è nata quasi per caso. Un lavoro per il Team Nippo gestito dall’ex Campione Italiano Massimo Podenzana dove militava un forte ciclista Russo Oleg Zukov. “Terminata la sua carriera – prosegue Tacchino – rimanemmo in contatto. Zukov è poi diventato allenatore e consulente della nazionale Sovietica. Nel 2010 mi chiamò e mi propose di preparare sei, sette atleti per le Olimpiadi di Londra. Arrivò a Ovada con il suo gruppo da “rimettere in bolla” in vista dei campionati di inseguimento a squadre. In Russia ci sono tante scuole di ciclismo ma chi vince il titolo nazionale comanda e va alle Olimpiadi. Si allenarono per sei mesi. Vinsero prima in Russia, poi gli Europei”. Poi per ragioni di politica sportiva e di interessi di prestigio la squadra fu affidata a un tecnico tedesco che portò la squadra ad ottenere il 4° posto alle Olimpiadi di Londra nell’inseguimento a squadre.
Oggi del progetto, denominato Rusvelo, fanno parte U23, Continental, Pista, Donne, e professionisti un totale di quasi 80 atleti da valutare e migliorare. “Il mio lavoro è fatto di stimoli. Col direttore sportivo Serghey Honchar ci siamo intesi in una telefonata. Hanno budget incredibili per cui si dispone del massimo dell’organizzazione. L’impegno con la Androni giocattoli sarà portato avanti parallelamente: attualmente è allo studio un progetto per il Venezuela”. C’è anche qualche idea da sviluppare per Ovada. “Per fine stagione vorrei organizzare una serata con qualche atleta Testimonial che racconta la sua carriera e aneddotti del gruppo, senza promesse cercherò di portare Marco Pinotti atleta cronomen della BMC e Diego Rosa ex bikers ora professionista all’Androni”. E poi una scuola di Mountain Bike per assecondare la passione nata da poco della famiglia Matilde. E un progetto sul cicloturismo che potrebbe rivalutare l’intera zona.