Identificati gli autori delle “false bombe” all’Outlet di Serravalle
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
13 Agosto 2013
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Identificati gli autori delle “false bombe” all’Outlet di Serravalle

I Carabinieri di Serravalle Scrivia sono riusciti a identificare dopo cinque mesi gli autori della telefonata anonima che il 10 marzo scorso ha creato l'allarme "bombe" all'Outlet di Serravalle. Ritrovato il telefonino che verosimilmente ha effettuato la chiamata portando all'evacuazione di oltre 7 mila persone

I Carabinieri di Serravalle Scrivia sono riusciti a identificare dopo cinque mesi gli autori della telefonata anonima che il 10 marzo scorso ha creato l'allarme "bombe" all'Outlet di Serravalle. Ritrovato il telefonino che verosimilmente ha effettuato la chiamata portando all'evacuazione di oltre 7 mila persone

 SERRAVALLE SCRIVIA – I Carabinieri di Serravalle Scrivia hanno denunciato in stato di libertà per concorso in procurato allarme, due cittadini italiani entrambi incensurati, M.L., 33enne residente a Cologno Monzese e K.C. 32enne residente a Milano, presunti autori della telefonata che lo scorso 10 marzo annunciava la presenza di una bomba all’Outlet di Serravalle.

I militari della Stazione Carabinieri di Serravalle Scrivia, a conclusione di complessa ed articolata attività investigativa, sono riusciti ad identificare i due uomini come i responsabili della telefonata anonima che alle ore 13,45 circa di domenica 10 marzo 2013 era pervenuta al centralino del Centro Commerciale Designer Outlet “Mcarthurglen Group” di Serravalle Scrivia, segnalando la presenza di ordigni esplosivi.
Nella circostanza, circa 7.000 persone che si trovavano presso l’outlet erano state fatte evacuare immediatamente per procedere alla successiva ispezione e bonifica dell’intera area costituita da 185 negozi, effettuata con l’ausilio della Squadra Artificieri dei Carabinieri di Milano e da unità cinofile antiesplosivo dell’Arma fatte giungere dal Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Volpiano( in provincia di Torino). Ricerche che fortunatamente avevano dato esito negativo.

A seguito di perquisizione domiciliare eseguita presso le abitazioni dei due uomini, è stato ritrovato l’apparecchio cellulare verosimilmente utilizzato per effettuare la telefonata anonima che ha creato l’allarme.

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