Tares e bilancio di previsione: il consiglio si sdoppia
Home
Edoardo Schettino - redazione@ovadaonline.net  
29 Luglio 2013
ore
00:00 Logo Newsguard

Tares e bilancio di previsione: il consiglio si sdoppia

Si discute del regolamento sulla nuova tassa e di un rendiconto che prevede forti tagli. Briata preannuncia che non voterà

Si discute del regolamento sulla nuova tassa e di un rendiconto che prevede forti tagli. Briata preannuncia che non voterà

 OVADA – Parte questa sera, lunedì 29 luglio all2 21.00, la maratona in Consiglio Comunale, si concluderà dopodomani sempre alla stessa ora. All’approvazione importanti provvedimenti di natura economica come il sostegno delle famiglie in situazioni di difficoltà dovute alla crisi economica, e il regolamento comunale per la Tares, la nuova tassa sui rifiuti introdotta dal Governo Monti che dovrebbe determinare scostamenti anche significativi, in particolare per le piccole attività economiche e i nuclei famigliari numerosi. Ma il piatto forte è l’approvazione, divisa in due sedute, del Bilancio di Previsione per l’esercizio 2013, che si preannuncia con pesanti tagli. In particolare sono stati previsti 600 mila euro in meno nella spesa corrente e un volume d’affari complessivo inferiore di 2 milioni di euro rispetto al consuntivo dello scorso anno.

“L’indirizzo politico che abbiamo voluto dare – ha spiegato di recente il sindaco di Ovada, Andrea Oddone – è quello di mantenere attenzione sul sociale. Per questo abbiamo confermato il contributo al Consorzio Servizi Sociali di 30.5 euro a persona. Rimane inalterato anche il capitolo del sostegno allo studio dei ragazzi disabili. Per il resto è stato necessario fare sacrifici”. Chi si dice pronto a dare battaglia a modo suo è il consigliere Fulvio Briata, fuoriuscito da Fare per Ovada e entrato nel gruppo misto. “Verrò a discutere il bilancio – preannuncia – ma uscirò al momento del foto, in segno di disagio contro la mala amministrazione che ci sta facendo perdere tutti i servizi e nei riguardi di una Maggioranza che di fatto rende impossibile il funzionamento delle commissioni e di fatto svuota il significato della parola democrazia. Dirò di più: chiederò ai miei colleghi di minoranza di sottoscrivere un documento da sottoporre al Prefetto per il commissariamento del nostro Comune. So che ha poche possibilità di essere accolto ma è necessario dare un segnale politico forte”. 

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione