Smaltimento illecito di rifiuti, Bianchi a processo
E' finito nell'aula del tribunale di Novi, l'ottantenne ex presidente di Confagricoltura Piemonte. L'accusa e' di aver usato materiale di scarto non autorizzato per alimentare l'impianto biogas della cascina La Giorgetta, di cui e' proprietario
E' finito nell'aula del tribunale di Novi, l'ottantenne ex presidente di Confagricoltura Piemonte. L'accusa e' di aver usato materiale di scarto non autorizzato per alimentare l'impianto biogas della cascina La Giorgetta, di cui e' proprietario
Un’azienda agricola fra le più grandi del Novese, alla quale è collegato lo stabilimento della Tomato farm, gestito dal figlio, dove si lavorano i pomodori. Proprio da questi ultimi, secondo l’accusa, sono arrivati parte dei rifiuti che Bianchi non era autorizzato a utilizzare per alimentare l’impianto a biogas.
In diversi sopralluoghi, avvenuti tra il dicembre del 2009 e il settembre del 2010, Arpa e Provincia hanno scoperto l’utilizzo non solo di letame e liquami da allevamento, autorizzati così come i prodotti agricoli, ma anche bucce di pomodoro, provenienti dalla Tomato Farm, budelli e grassi animali, formaggio, pasta, conigli, latticini e sangue, materiali il cui impiego è risultato illegittimo.
In precedenza, Bartolomeo Bianchi era già stato diffidato dalla Provincia a tulizzare prodotti non previsti nell’autorizzazione ottenuta nel 2006 e a gennaio del 2009 era stato oggetto di un decreto penale di condanna, per il quale aveva pagato 90 euro di multa.
Nell’udienza che ha avuto luogo nella giornata di ieri, lunedì 10, nel tribunale novese, i due procedimenti a carico di Bianchi sono stati unificati. L’imputato avrebbe dovuto essere ascoltato ma non si è presentato in quanto indisposto. L’uomo è difeso dall’avvocato Massimo Bianchi di Tortona.