A salvare i trasporti è (ancora una volta) la Provincia
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
16 Maggio 2013
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A salvare i trasporti è (ancora una volta) la Provincia

Saranno i 220mila euro sbloccati dalla Provincia - il 25% dei fondi inizialmente trattenuti per coprire l'esposizione di cassa effettuata nei mesi scorsi - a coprire il debito che la Regione ha nei confronti delle aziende del trasporto pubblico locale del territorio

Saranno i 220mila euro sbloccati dalla Provincia - il 25% dei fondi inizialmente trattenuti per coprire l'esposizione di cassa effettuata nei mesi scorsi - a coprire il debito che la Regione ha nei confronti delle aziende del trasporto pubblico locale del territorio

ECONOMIA E LAVORO –  Saranno i 220mila euro sbloccati dalla Provincia – il 25% dei fondi inizialmente trattenuti per coprire l’esposizione di cassa effettuata nei mesi scorsi – a coprire il debito che la Regione ha nei confronti delle aziende del trasporto pubblico locale del territorio.
L’amministrazione regionale pagherà a giugno – questa la promessa fatta dall’amministrazione regionale nel corso dell’incontro di lunedì a Torino – ma con i soldi anticipati dalla Provincia, i lavoratori potranno accedere alle retribuzioni arretrate. 

“Le Segreterie Provinciali Filt Cgil Fit Cisl UilTraspoti e Silt – spiegano i sindacati – intervenute prima in Prefettura ed in seguito all’incontro della Giunta Provinciale di mercoledì sono riuscite grazie alla sensibilità alle problematiche dei lavoratori del Presidente e Vicepresidente provinciali ad ottenere con delibera per lo sblocco di circa 220mila euro in favore del consorzio Scat con indicazione assoluta del pagamento totale delle retribuzioni arretrate. Un sentito ringraziamento và ai veri protagonisti del buon esito della vertenza Paolo Filippi e Gianfranco Comaschi ed a tutti i lavoratori che con grande dignità non hanno gettato la spugna dopo l’epilogo negativo del primo giorno”.

Sul tavolo resta, dunque, il piano di razionalizzazione del trasporto pubblico locale, che amministratori, aziende, lavoratori, sperano che la Regione decida di rivedere e strutturare in maniera tale da non essere troppo impattante per un territorio che rischia di morire se privato anche di questo elemento – “dopo averci tolto la linea ferroviaria e averci imposto l’accorpamento dei poli sanitari, adesso è la volta del trasporto locale, che, se le cose non cambiano, sarà soggetto a un taglio cieco, che non farà altro che togliere un servizio essenziale per i cittadini” avevano detto i rappresentanti locali nel corso dell’assemblea dei sindaci della scorsa settimana. 

Ancora “in ballo” anche il destino dei lavoratori Arfea, precettati per il bloco spontaneo messo in atto nelle giornate di lunedì e martedì, e in merito ai quali i sindacati avevano chiesto alla Regione di fare richiesta alla Commissione di Garanzia affinchè non fossero puniti. 

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