Un oggetto che non conosce crisi? Il cellulare
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Luca Piana - redazione@ovadaonline.net  
3 Maggio 2013
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Un oggetto che non conosce crisi? Il cellulare

Sono soprattutto i giovani a cercare di seguire l'evoluzione tecnica dei vari modelli. L'abbonamento preferito alla ricarica

Sono soprattutto i giovani a cercare di seguire l'evoluzione tecnica dei vari modelli. L'abbonamento preferito alla ricarica

OVADA –  Le spese fatte per acquistare un oggetto tecnologico o per i servizi di telecomunicazione sono più forti della crisi economica mondiale che ci attanaglia ormai da diversi anni. Il dato, seppur anomalo rispetto all’andamento degli altri esercizi commerciali, arriva direttamente dagli addetti ai lavori presenti nel territorio Ovadese, che confermano così che la telefonia – e tutte le sue forme annesse – sono entrate a far parte dei bisogni primari per ogni cittadino, non solo per i più giovani. “Restano comunque loro i maggiori fruitori dei nostri servizi, sia per l’acquisto di telefoni cellulari sia per gli abbonamenti” confermano dai negozi di telefonia, che negli ultimi anni sono leggermente calati anche in una modesta realtà come Ovada, probabilmente a causa dell’ingresso dei supermercati come diretti concorrenti.

Rispetto al passato, infatti, in alcuni casi sono direttamente i centri commerciali a rappresentare in maniera diretta i gestori telefonici, evitando così la presenza di un negoziante a fare da intermediario e offrendo ai clienti un’alternativa per l’acquisto di apparecchi telefonici. Il mercato della telefonia, tra l’altro, è mutato completamente da diverso tempo. “Oggi il prodotto che va di più è lo smartphone che, nonostante un lieve calo verso la fine del 2012, è il prodotto più apprezzato dagli utenti” ci spiegano dal centro Wind. Un oggetto particolarmente innovativo quindi, che consente di navigare su Internet ad alta velocità oltre alle caratteristiche basilari di ogni cellulare, nonostante un prezzo di base non particolarmente elevato. A gravare sulle finanze dei singoli utenti in maniera elevata è semmai l’abbonamento, che al momento sembra riscontrare maggiori preferenze rispetto alle ricariche.

“Con una spesa minima (intorno ai 10 euro al mese) chiunque può avere chiamate, messaggi e internet sul proprio apparecchio in maniera progressiva rispetto al costo dell’abbonamento” spiegano dalla Tim. “Inoltre ci sono promozioni estremamente convenienti che includono uno smartphone, o un telefono cellulare a scelta, nel pacchetto da noi proposto”. In calo, semmai, sono le sim private, che vengono sostituite con  quelle di affari. Il dato, emerso da una ricerca condotta dall’Osservatorio trimestrale dell’Autorità per le Telecomunicazioni a fine 2012, è stato confermato dai negozi di telefonia dell’Ovadese.

 

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