Sparatoria davanti Palazzo Chigi: ‘L’uomo ha agito da solo’
Luigi Preiti, luomo che ha ferito due carabinieri mentre il governo Letta giurava, ha agito da solo. Non sembrano esserci dubbi per i pm di Roma che hanno chiesto la convalida dellarresto. Non sono quindi emersi elementi tali da far ritenere che luomo - che ha dichiarato di essere disperato e di volere colpire i politici - avesse complici oppure che abbia agito su commissione. Oggi l'interrogatorio di garanzia.
Luigi Preiti, luomo che ha ferito due carabinieri mentre il governo Letta giurava, ha agito da solo. Non sembrano esserci dubbi per i pm di Roma che hanno chiesto la convalida dellarresto. Non sono quindi emersi elementi tali da far ritenere che luomo - che ha dichiarato di essere disperato e di volere colpire i politici - avesse complici oppure che abbia agito su commissione. Oggi l'interrogatorio di garanzia.
Per il procuratore aggiunto della Procura di Roma Pierfilippo Laviani ed il sostituto Antonella Nespola – secondo quanto scritto nella richiesta di convalida del fermo – si è trattato di un’iniziativa isolata di Preiti. La richiesta di convalida è ora all’esame del giudice per le indagini preliminari Bernadette Nicotra. L’interrogatorio di garanzia, che anticipa la decisione sulla convalida, dovrebbe tenersi oggi. Preiti è accusato del tentato omicidio, porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione. Il tutto con le aggravanti della premeditazione e dell’aver agito contro pubblici ufficiali in servizio di ordine pubblico.
La Procura ha chiesto anche la convalida del sequestro di oggetti appartenenti a Preiti: la pistola Beretta 7.65, i proiettili, una mappa di Roma con indicato il percorso dall’hotel alla stazione Termini, dove Preiti ha alloggiato la notte tra sabato e domenica, e piazza Montecitorio, luogo del ferimento dei carabinieri. Sequestrata anche la punta di un trapano trovata nella borsa dell’uomo.
Intanto restano invariate le condizioni di Giuseppe Giangrande, il carabiniere gravemente ferito. Nel bollettino medico del Policlinico Umberto I, i medici informano che l’uomo resta intubato e la prognosi resta riservata. I medici, già l’altro giorno, avevano spiegato che il militare ha riportato danni ai quattro arti e che rischia la tetraplegia. “Non si saprà prima della fine della settimana se Giangrande potrà recuperare la mobilità degli arti”, ha fatto sapere Amalia Allocca, direttore sanitario dell’ospedale.
Preiti, prima di tornare dai genitori, aveva lavorato per anni nell’alessandrino e a Novi vivono ancora il fratello e la sorella.