Sparatoria davanti Palazzo Chigi, interrogatorio di garanzia
Dovrebbe svolgersi questo pomeriggio l'interrogatorio di garanzia di Preiti, detenuto nel carcere di Rebibbia, dopo aver ferito due carabinieri in servizio davanti a palazzo Chigi. Intanto restano critiche le condizioni di Giangrande ed è polemica per l'intervista al figlio undicenne
Dovrebbe svolgersi questo pomeriggio l'interrogatorio di garanzia di Preiti, detenuto nel carcere di Rebibbia, dopo aver ferito due carabinieri in servizio davanti a palazzo Chigi. Intanto restano critiche le condizioni di Giangrande ed è polemica per l'intervista al figlio undicenne
Intanto è polemica per il servizio trasmesso da Studio Aperto e da Sky, dove è stato intervistato il figlio undicenne di Preiti, che ha dichiarato: “Ha sbagliato, ma gli vogliamo tutti bene”. Il video ha suscitato le polemiche e lo sdegno dell’opinione pubblica, di alcuni addetti ai lavori e non. Una chiara violazione dei diritti dei minori – e della Carta di Treviso in particolare – hanno “twittato” alcuni colleghi. Anche per questo Sarah Varetto, direttore di SkyTg24, ha deciso di interrompere la diffusione dell’intervista e di togliere il video dal sito internet della testata.
L’intervista al bambino ha suscitato anche le reazioni indignate di molti utenti del web – tramite i social network – e del presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino. L’Ordine ha dunque chiesto “a tutti gli Ordini regionali, nell’esercizio del loro autonomo potere di vigilanza, di aprire fascicoli disciplinari a carico di quanti, a qualunque titolo, abbiano sollecitato, promosso, realizzato e trasmesso l’intervista al figlio di 11 anni del responsabile dell’azione criminale compiuta davanti a palazzo Chigi” Sulla questione sono intervenuti anche il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e associazioni come Telefono Azzurro, che hanno condannato l’iniziativa.
Infine, resta sempre riservata la prognosi per il carabiniere ferito, Giuseppe Giangrande, che ha, però, respirato brevemente da solo, anche se ha danni ai quattro arti. Il primario del reparto di neurochirurgia del Policlinico ha dichiarato che l’uomo “in conseguenza del danno midollare importante causato alla colonna cervicale da uno dei proiettili, rischia una tetraplegia e cioè una paralisi permanente degli arti superiori ed inferiori”. Intanto, migliorano le condizioni dell’altro militare ferito che dovrà comunque essere operato.
Luigi Preiti, è stato fermato immediatamente dopo il fatto. L’uomo è originario di Rosarno, in Calabria, ma ha vissuto a Predosa, per molti anni, prima di ritornare alla città d’origine. A Novi vive il fratello Arcangelo con la moglie e due bambine. “Luigi si era separato dalla moglie tre anni fa e lavorava e viveva qui in Piemonte, poi ha perso anche il lavoro e ora viveva con i miei giù in Calabria – ha aggiunto – Non so come si sia procurato la pistola”, aveva detto l’altro giorno il fratello. Sempre a Novi abita anche Girolama, la sorella.