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Inchiesta in Regione: il Pd chiede le dimissioni
Avviata la sottoscrizione di un documento di dimissioni dei consiglieri regionali. Al reggiungimento della maggioranza le dimissioni saranno depositate in modo che in Piemonte si torni alle elezioni
Avviata la sottoscrizione di un documento di dimissioni dei consiglieri regionali. Al reggiungimento della maggioranza le dimissioni saranno depositate in modo che in Piemonte si torni alle elezioni
I primi sottoscrittori della lettera sono, oltre ad Aldo Reschigna e Rocchino Muliere, i capigruppo di FDS e di IDV Eleonora Artesio e Andrea Buquicchio.
La capogruppo di SEL Monica Cerutti, assente da Torino, si è già impegnata a sottoscrivere la lettera, su cui è stata avviata la raccolta di firme degli altri consiglieri.
“Intendiamo verificare che ci siano 31 consiglieri regionali disposti a dimettersi”, spiega Rocchino Muliere, “non come ammissione di colpa rispetto alle contestazioni dellʼautorità giudiziaria, ma perché consapevoli
che questa legislatura regionale ha esaurito ogni capacità di rappresentare un elemento positivo nella vita del Piemonte e che occorre salvaguardare il prestigio dellʼIstituzione Regione di fronte ai cittadini piemontesi”.
“Chi sottoscrive il documento si impegna a presentare contestualmente la lettera di dimissioni individuali al raggiungimento delle 31 firme”.
“Il documento non considera le ragioni politiche per cui il PD, attraverso i suoi capigruppo e segretario regionale, e altre forze di opposizione, hanno più volte richiesto con forza le dimissioni di Roberto Cota e nuove elezioni regionali. Per noi tutte queste ragioni restano valide e rafforzate. Ma essendo necessario, per il raggiungimento delle 31 firme, anche la sottoscrizione di alcuni consiglieri regionali della maggioranza, non abbiamo voluto dare loro lʼalibi di un giudizio politico non condiviso per la mancata
sottoscrizione”.