Rivivono le vecchie cabanere
Un progetto vuole recuperare i sentieri che collegavano la nostra regione alla Liguria, utilizzati per lavoro o per i pellegrinaggi
Un progetto vuole recuperare i sentieri che collegavano la nostra regione alla Liguria, utilizzati per lavoro o per i pellegrinaggi
Ma anche dalle nostre parti forse si sta muovendo qualcosa. Infatti da tempo sta crescendo l’interesse per questi storici “cammini” che gli appassionati di trekking visitano sempre con maggior frequenza.
E così è nata una proposta da parte di Carlo Bertelli, appassionato escursionista ligure, che ha coinvolto l’Anpi ed il Club Alpino Italiano per ripristinare alcuni tratti di “cabanere” nella zona compresa tra Casaleggio Boiro, Mornese, i Laghi della Lavagnina e il Sacrario della Benedicta. Bertelli ha battuto palmo a palmo quell’area ed ha scoperto che, in molti punti, l’antica mulattiera esisteva ancora, sebbene in gran parte invasa dalla vegetazione, e si snodava in un ambiente ormai diventato quasi totalmente “selvaggio”, lontano dai percorsi usati oggi. E per percorsi intendiamo non le vie di comunicazione stradali vere e proprie ma addirittura i sentieri su cui passano normalmente gli escursionisti. In questo modo è stato ricostruito un tragitto che, partendo da Casaleggio Boiro, tocca i Laghi della Lavagnina e, inerpicandosi per piccole valli e creste, arriva a Capanne di Marcarolo, non lontano dalla Benedicta. Si tratta di una mulattiera che, in moltissimi tratti, ha incredibilmente resistito all’usura del tempo e che conserva ancora il segno dell’antico intervento umano, con i suoi muretti a secco e le sue pietre ben disposte sulla “via”.
Il tracciato è indubbiamente di grande interesse naturalistico e storico, per i suggestivi luoghi che vengono toccati e per la testimonianza di un passato di cui si è in gran parte persa la memoria. Il Comune di Casaleggio e l Parco Capanne di Marcarolo hanno manifestato vivo interesse per la proposta. Chissà se si riuscirà a concretizzarla veramente…