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Sindaci in presidio contro le decisioni dell’Asl
Sabato saranno tutti davanti all'ospedale. "Abbiamo sempre ricevuto rassicurazioni - spiega Andrea Oddone - La realtà è ben diversa"
Sabato saranno tutti davanti all'ospedale. "Abbiamo sempre ricevuto rassicurazioni - spiega Andrea Oddone - La realtà è ben diversa"
Sono tutti uniti i sedici primi cittadini dell’Ovadese nella richiesta di rivedere il ridimensionamento, non c’è però ancora un’azione comune da perseguire. In questi anni – prosegue Oddone – abbiamo sempre chiesto il mantenimento di un pronto soccorso con una deroga dovuta alla particolarità del nostro territorio: 40 mila abitanti, considerata anche la Valle Stura, sparsi in un territorio molto vasto e collinare. Ma non c’è stato concesso nulla. Ci era stata anche assicurata la possibilità di continuare a ricoverare del punto di primo intervento. Oggi siamo di fronte a una realtà ben diversa”. Il timore è quello di veder scendere drasticamente il numero dei passaggi dal punto di primo intervento con la conseguenza di una riduzione dell’attività a 12 ore. “Con il provvedimento dell’altro giorno – sbotta Gian Marco Bisio, sindaco di Molare – si è di fatto decretata la chiusura dell’ospedale e viene meno anche quel concetto di deroga sul quale si basano il nostro Consorzio e il Distretto per i quali continueremo a combattere”.