Recuperi in Prima: a Silvano l’arbitro fugge al 75°
Dopo le proteste dei giocatori locali per il vantaggio del Savoia. A Castelletto la Pro Molare vince il derby con una rete di Ferrari. Ovada: occasione persa
Dopo le proteste dei giocatori locali per il vantaggio del Savoia. A Castelletto la Pro Molare vince il derby con una rete di Ferrari. Ovada: occasione persa
SILVANO D’ORBA -Colpaccio della Pro Molare che vince 1-0 sul campo della Castellettese e riscatta almeno in parte l’ultimo periodo non particolarmente brillante. Non va oltre lo 0-0 la gara del Geirino, con l’Ovada fermata dalla G3 Real Novi. Mezzo giallo invece a Silvano dove la sfida tra i locali e il Savoia è stata sospesa dall’arbitro Benou al 75’ dopo la rete del vantaggio ospite e le vibranti proteste dei padroni di casa.
Silvanese – Savoia. Una partita equilibrata che si segnala più per le insicurezze del direttore di gara, espulso nel primo tempo Montorro dalla panchina della Silvanese, che per le occasioni da gol. Al 75° il Savoia passa in vantaggio con un gol di Savio che sfrutta un lungo lancio dalle retrovie ed in sospetta posizione di fuorigioco supera Pastorino. Dalla panchina si alzano le prime proteste, in linea con la norma di queste situazioni “A quel punto – spiega il dirigente accompagnatore silvanese Valerio Motta – l’arbitro ha espulso Faggiani, che era in panchina, poi il capitano Sorbara per avergli solo chiesto spiegazioni e nell’ordine anche Mantero Davide, Alfieri e Pastorino fuggendo poi negli spogliatoi in preda a un indefinito stato confusionale. Un po’ l’abbiamo aiutato anche noi perché i giocatori erano furibondi. Sono sconcertato, mai avevo visto una situazione simile, soprattutto perchè l’arbitro ha ricevuto solo proteste vibranti e non violenze o minacce gravi. Probabilmente i giocatori riceveranno lunghe squalifiche e temo anche ripercussioni sulla società, spero solo che questo direttore di gara sia estromesso dall’AIA perchè è un pessimo biglietto da visita per una categoria già abbastanza bistrattata”.
Castellettese – Pro Molare. Giallorossi orfani dell’ex Scontrino e con Barone solo in panchina. C’è l’altro ex Coccia. Padroni di casa in campo fin dal primo minuto con un 4-4-2 con il tandem offensivo composto da Magrì e Kraja supportati da Pardi. Inizio favorevole alla Castellettese, che si fa vedere dalle parti di Fiori con due buone occasioni. Prima Magrì viene fermato in sospetto fuorigioco, poi lo stesso attaccante calcia alto da buona posizione. Per i padroni di casa una netta supremazia territoriale per i primi quarantacinque minuti, ma nessun tiro in porta pericoloso. La Pro Molare, dal canto suo, reclama solamente un rigore per presunto contatto tra Jovica e Zuccotti (fischiato fallo dell’attaccante) e per un colpo di testa di Facchino su calcio d’angolo uscito di poco.
Nella ripresa cambia il copione, con gli ospiti più coraggiosi e intraprendenti e la Castellettese che arretra sensibilmente. Nell’ultima mezzora fuori un nervoso Magrì per fare spazio a Davide Lettieri, eroe nel derby contro la Silvanese, che però non riesce mai a rendersi pericoloso. Sul fronte opposto prova a sbloccarsi Coccia, che impegna Pardi con un preciso tiro dal limite dell’area. Il portiere respinge la palla sulla fascia, l’azione prosegue e termina con un tiro di Facchino bloccato ancora da Pardi. E’ il preludio al gol, che arriva cinque minuti più tardi con Ferrari, che supera di slancio Luca Lettieri e batte il numero uno della Castellettese sul suo palo. Nel finale forcing dei padroni di casa, ma la palla buona capita sui piedi di Coccia, che in contropiede viene fermato da Pardi in uscita.
Ovada Calcio – G3 Real Novi. Ci prova in tutti i modi la formazione di casa ma non riesce a bucare l’attenta guardia della difesa novese. Grande merito anche al portiere ospite Ricchitelli che in più di un’occasione sventa le conclusioni avversarie. In avvio ci prova Pini, su punizione dalla distanza: la sua conclusione è alta. L’Ovada fa più gioco, manca però lo spunto decisivo. Un po’ perché manca Giannichedda, un po’ perché davanti Macchione e Chindris faticano a incidere. E’ ancora Ravera, schierato in un ruolo insolito e più avanzato, a provarci dalla distanza sfiorando il palo. Prima della fine del primo tempo, la palla buona capita a Macchione che però, servito in prossimità da Kresic, si fa anticipare dall’uscita del portiere.
Nella ripresa mister Tafuri, prova a aumentare progressivamente il peso dell’attacco, mandando in campo Zito, Bonafè e Stocco. La questione però non cambia. I novesi non si rendono pericolosi anche se un paio di ripartenza ficcanti vengono fermate per posizioni di fuorigioco molto contestate dagli ospiti. L’Ovada si rende ancora pericolosa con Gioia che tira di poco a lato dopo una bella azione personale e con Macchione, servito al centro dell’area, che perde però il tempo per la conclusione. L’Ovada vede così salire a cinque punti il distacco dal secondo posto con l’Aurora che patte in trasferta il Paderna per 2-1.