Ginecologi e ostetriche: confermato lo sciopero del 12 febbraio
Confermato lo sciopero anche dopo l'incontro con il ministro della Salute Balduzzi. La protesta per i tagli della spending review e la necessità di tutelarsi legalmente a proprie spese. Trifoglio: "
Confermato lo sciopero anche dopo l'incontro con il ministro della Salute Balduzzi. La protesta per i tagli della spending review e la necessità di tutelarsi legalmente a proprie spese. Trifoglio: "
“Ringraziamo il Ministro per la rapidità della convocazione e per la sua disponibilità ad ascoltare le nostre richieste. Abbiamo offerto la nostra collaborazione agli organismi ministeriali per l’attuazione delle proposte avanzate dal ministro Balduzzi a creare tavoli tecnici. Abbiamo ribadito che la nostra protesta è rivolta soprattutto ad attrarre l’attenzione di tutte le forze politiche affinché si facciano carico di inserire nei rispettivi programmi di governo la problematica del contenzioso medico legale e introdurre i correttivi necessari per raffreddarlo, contenendo così il fenomeno della medicina difensiva, e contemporaneamente affrontare e risolvere i problemi della sicurezza dei punti nascita nell’interesse della salute e del benessere della mamma e del bambino.
Le ragioni dello sciopero sono principalmente due: i tagli della spending review e delle altre manovre finanziarie degli ultimi anni ma, soprattutto, al centro delle polemiche c’è la questione della cosiddetta “medicina difensiva“, ovvero la necessità da parte di ginecologi e ostetrici di tutelare legalmente se stessi in prima persona con il rischio di non pensare principalmente alla salute del paziente come in realtà dovrebbe essere.
“La motivazione della protesta è estremamente valida, i medici vogliono tutelarsi dalle responsabilità personali e rischiano di non agire nel miglior modo per il paziente. Lo sciopero sarà comunque un atto più che altro dimostrativo che non andrà troppo a condizionare le attività del reparto di ostetricia e ginecologia considerato quanto poco prevedibili e programmabili siano le attività che vi si svolgono” dice Oria Trifoglio, assessore alla salute e alle pari opprtunità e medico specialista in ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Alessandria. Dunque il problema della tutela legale è centrale in quanto, entro il 2013, ogni medico dovrà essere assicurato ma le polizze annue risultano spesso proibitive, raggiungendo anche i 20mila euro annui e il sistema sanitario non sembra intenzionato a coprirle. Oltre a questo fatto sono spesso le assicurazioni a non voler stipulare contratti con i medici in quanto ritenuti troppo rischiosi. Dal canto suo Renato Balduzzi, ministro della Salute, si dichiara “stupito che questa iniziativa sia stata presa proprio ora, quando per la prima volta si sta realmente cercando di affrontare il problema.” A tal proposito ha indetto una riunione nella sede del ministero in Lungotevere Ripa con i rappresentanti di tutte le sigle dei ginecologi e ostetriche.