La stangata: 1.490 euro di aumenti per famiglia nel 2013
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La stangata: 1.490 euro di aumenti per famiglia nel 2013

La denuncia delle associazioni dei consumatori: aumentano il gas, il canone tv, le tariffe postali, l'assicurazione auto. Da aprile la Tares per i rifiuti. “Il risultato sarà drammatico: nuove e pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’intera economia”

La denuncia delle associazioni dei consumatori: aumentano il gas, il canone tv, le tariffe postali, l'assicurazione auto. Da aprile la Tares per i rifiuti. ?Il risultato sarà drammatico: nuove e pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull?intera economia?

ECONOMIA – Anno nuovo e nuovi rincari: la denuncia arriva dalle associazioni di difesa dei consumatori che ricordano l’aumento del gas, delle autostrade, del canone Rai, delle tariffe aeroportuali, delle tariffe postali, dei servizi bancari, delle assicurazioni Rc auto e l’introduzione della Tares, la nuova tassa sui rifiuti.
Dal 1° gennaio le bollette dell’energia elettrica scenderanno dell’1,4% mentre per il gas si registrerà un incremento dei prezzi dell’1,7%; secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’energia, per le famiglie e i piccoli consumatori serviti in maggior tutela, la spesa del gas aumenterà di 22 euro mentre per l’energia elettrica il risparmio sarà di 7 euro su base annua. Sulla diminuzione dell’energia elettrica hanno inciso la riduzione del 3,6% della componente energia (produzione, dispacciamento e commercializzazione) per effetto dei ribassi del prezzo nel mercato all’ingrosso a partire dallo scorso mese di ottobre. Tale riduzione è stata in parte controbilanciata da un aumento dello 0,5% per l’aggiornamento delle tariffe di rete e da un incremento dell’1,7% per l’adeguamento degli oneri generali e, in particolare, della componente a copertura degli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate, come in gran parte già preventivato fin dallo scorso trimestre. Gli adeguamenti tengono anche conto degli effetti, in termini di minori gettito atteso, della prevista attivazione delle agevolazioni a favore delle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso mese di maggio in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Per il gas, sull’incremento dell’1,7% hanno inciso l’aumento dell’1,4% per l’aggiornamento delle tariffe di distribuzione, misura, trasporto e stoccaggio e l’incremento dello 0,5% circa per l’aggiornamento degli oneri generali. Tali incrementi sono stati in parte controbilanciati dalla riduzione pari allo 0,2% circa per l’aggiornamento della materia prima, che è diminuita rispetto al quarto trimestre 2012 come riflesso degli andamenti pregressi delle quotazioni dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali.  Considerando inoltre l’effetto “onda lunga” del caro tariffe gas che si scaricherà nei primi tre mesi dell’anno (vista la concentrazione del 50% dei consumi in questo periodo) si avrà un rincaro sulle spese invernali mai così alto dal dopoguerra, rendendo pressoché impercettibili le riduzioni annunciate per il prossimo trimestre per la bolletta elettrica. Nel triennio 2010-2012 i prezzi di luce e gas hanno subito aumenti in continua progressione, registrando nel solo 2012 un +15,3% per l’elettricità pari a +67 euro su base annua rispetto al 2011, per un consumo medio di 2700 Kw/h, e a +12.1 % per il gas pari a +140 € annui sul 2011, per un consumo di 1400 mc, registrando una spesa annua complessiva di 1803 euro (504 per l’energia elettrica, 1299 per il gas).
 “Ribadiamo che, per quanto concerne il gas, è necessario ridurre l’eccessiva imposizione fiscale che incide su ogni metro cubo consumato per il 35%, abbassandola gradualmente verso la media europea del 20% e sterilizzare automaticamente l’incremento dell’Iva all’aumento del costo della materia prima generando un maggiore introito per l’erario di 800 milioni di euro – dicono a Federconsumatori – È inoltre di fondamentale importanza considerare il metano per il riscaldamento non come un bene di lusso ma come un bene di prima necessità, portando quindi l’Iva al 10%.
Relativamente all’energia elettrica è opportuno che il Governo attui una seria pulizia negli oneri di sistema per le voci impropriamente annoverate tra le fonti rinnovabili, trasferendo i necessari incentivi sulla fiscalità generale”.

L’Autorità per l’energia ha approvato anche un insieme di provvedimenti di regolazione per il servizio idrico integrato, in particolare il metodo transitorio per la determinazione delle tariffe del servizio negli anni 2012-2013, l’avvio di un’istruttoria conoscitiva per verificare alcuni comportamenti dei gestori, potenzialmente non conformi alla normativa vigente e lesivi dei diritti degli utenti e l’approvazione della prima Direttiva per la trasparenza dei documenti di fatturazione. La nuova metodologia non determina le tariffe ma definisce i criteri per la loro quantificazione e prevede che, nella fase transitoria, sia mantenuta un’articolazione tariffaria per gestore/ambito tariffario analoga alla preesistente e che gli Enti d’ambito preposti abbiano tempo fino alla fine di marzo per sottoporre ad approvazione dell’Autorità le nuove proposte tariffarie per gli ambiti di propria competenza. A salvaguardia dell’impatto sugli utenti finali viene introdotto, per il biennio, un limite di variazione della tariffa, in analogia con quanto previsto dal metodo attualmente applicato e una verifica specifica sulla validità delle informazioni fornite e la corretta applicazione dei nuovi criteri, nei casi di incrementi tariffari superiori.

Dal 1° gennaio 2013 decorre anche l’adeguamento tariffario dei pedaggi autostradali per l’anno 2013 pari a 3,47%.
 Le tariffe autostradali includono a titolo di integrazione chilometrica, a beneficio dello Stato, 6 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e 18 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5. 

Adusbef e Federconsumatori, tramite i loro presidenti Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, esprimono anche la loro preoccupazione per gli aumenti autostradali. Oltre alle ricadute dirette sulle tasche degli utenti vi sarebbe un impulso indiretto sui costi di trasporto delle merci influenzando i prezzi finali dei beni trasportati, inoltre gli aumenti richiesti supererebbero il tasso di inflazione. “Noi riteniamo che in una fase di grave crisi, di forte contrazione del mercato e di potere di acquisto delle famiglie a livelli infimi ogni ulteriore aggravio di prezzi e di tariffe dovrebbe essere evitato” dicono Trefiletti e Lannutti. In provincia di Alessandria non sono stati aumentati i pedaggi per l’A21 (caselli di Felizzano, Alessandria Ovest ed Est) e sono stati autorizzati incrementi inferiori a quelli richiesti per Autostrade per l’Italia e Milano-Serravalle.

Il tributo per il canone Rai aumenta di 1,5 euro arrivando a 113,50. Sul sito appositamente dedicato all’abbonamento si legge che “la Rai è la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, per questo è tenuta a trattare argomenti e fornire informazioni di approfondimento, attualità a carattere istituzionale e sviluppa anche l’informazione regionale con 21 redazioni sul territorio, in quanto servizio pubblico adegua la propria programmazione a precisi standard indicati nel Contratto di Servizio stipulato con il Ministero delle Comunicazioni con temi sociali e di pubblica utilità, trasmissioni scientifiche ed ambientali.
In questa prospettiva si colloca l’esistenza di una forma di finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo mediante il ricorso ad un’imposta a carico di tutti i soggetti che detengono un televisore. Tale forma di finanziamento è fondamentale affinché la Rai possa continuare nel suo operato sopra descritto e perché possa disporre di un budget con il quale poter competere con altre emittenti nelle gare per aggiudicarsi i diritti per la diffusione di specifici eventi quali quelli sportivi.

 Il fabbisogno finanziario della Rai è coperto solo in parte con i proventi della pubblicità (art. 15 legge 103/1975). La Rai è tenuta infatti a rispettare limiti di affollamento pubblicitario”. Contesta Federconsumatori che denuncia “una Tv lottizzata, poco attenta ai disagi e alle sofferenze delle famiglie per occultare e censurare gli effetti delle manovre economiche recessive del Governo negli ultimi 13 mesi”.

Aumentano le tariffe aeroportuali di 8,5 euro a biglietto per finanziare investimenti degli aeroporti di Roma. Le tariffe postali crescono dal 15% al 40% per la posta prioritaria, aumenta del 58,3% il Bancoposta il cui canone annuo sale da 30,99 a 48 euro, gli assegni, prima gratis sono stati portati a 3 euro mentre già da luglio scorso i bollettini erano rincarati del 18% passando da 1,10 a 1,30 euro.

Dal 1° gennaio la Tarsu (Tassa rifiuti solidi urbani, applicata in 6.700 comuni), e la Tia 1 e 2 (Tariffa di igiene ambientale e Tariffa integrata ambientale, in vigore nei restanti 1.340) sono state sostituite dalla Tares (Tassa rifiuti e servizi) che porterà aumenti medi di 64 euro annui: una famiglia di 3 persone che vive in un’abitazione di 100 metri quadrati pagherà una tassa di circa 305 Euro. Con l’entrata in vigore della Tares scompare l’Iva del 10% illegittimamente applicata sulla Tia da molti comuni ma resta aperta la questione della restituzione dell’Iva pagata e non dovuta da oltre 19.530.626 cittadini nel periodo compreso tra il 1999 e il 2012. Si aggiungerà poi un ulteriore aggravio per i servizi indivisibili di nuova istituzione (ad esempio l’illuminazione pubblica), compreso tra i 30 e i 40 centesimi di Euro al metro quadrato, portando quindi ad un aumento medio annuo di 30 euro a famiglia.
Tra le altre nuove tasse l’Ivie, imposta sul valore degli immobili all’estero a carico di tutti i residenti in Italia che hanno proprietà all’estero (l’aliquota è pari allo 0,76 per cento del valore dell’immobile) e la Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie su tutti i trasferimenti di azioni e titoli partecipativi.

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato le previsioni di aumento di prezzi e tariffe nel 2013. “Il risultato sarà drammatico. La stangata prevista per le famiglie, infatti, sarà di 1.490 euro a famiglia – dichiarano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, presidenti di Adusbef e Federconsumatori – Aumenti insostenibili che determineranno nuove e pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie, già duramente provate, e sull’intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi”.

Qualche buona notizia. Sono stati aggiornati i valori dei bonus riservati alle famiglie a basso reddito e numerose. Dal 1° gennaio il bonus elettrico (riduzione media del 20% sulla bolletta, al netto delle imposte) consentirà uno sconto minimo di 71 euro e massimo di 155 (anziché 63 e 139 euro erogati nel 2012); il bonus gas (riduzione media del 15%) passerà dal minimo di 39 euro al massimo di 350 euro (anziché 35 e 318 euro del 2012). Dal 1° gennaio è stato rinnovato anche il meccanismo del bonus elettrico per disagio fisico, dedicato ai malati che necessitano di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita che varia da un minimo di 176 euro ad un massimo di 636, al posto del bonus d’importo fisso di soli 155 euro del 2012. Inoltre, chi alla data del 31 dicembre scorso già percepiva il bonus per disagio fisico può chiedere l’adeguamento retroattivo degli importi, purché presenti domanda tra il 1° gennaio ed il 30 aprile 2013. Lo sconto nominale per le detrazioni d’imposta sui figli sale fino a 950 euro per i figli sopra i tre anni e a 1.220 euro per quelli al di sotto di quest’età, salgono inoltre di 400 euro le detrazioni per i figli disabili; per i contribuenti con più di 3 figli a carico la detrazione è aumentata di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo.

Previsioni aumenti 2013 (calcoli di Federconsumatori)
euro annui rapportati universo famiglie Istat
 
alimentazione (+5%): 299 euro
trasporti ( treni e servizi locali): 83 euro
servizi bancari + mutui + bolli + tasse: 118 euro
carburanti (comprese accise regionali): 132 euro
derivati del petrolio, detersivi, plastiche e prodotti per la casa: 115 euro
assicurazione auto (+5%): 61 euro
tariffe autostradali (+2%): 38 euro
tariffe aeroportuali: 31 euro                              
tariffe gas (+3%): 39 euro
tariffe elettricita’ (+3%): 11 euro             
tariffe acqua (+5-6%): 26 euro
tariffe rifiuti (+25%): 64 euro                            
riscaldamento (+4%): 44 euro
addizionali territoriali: 163 euro
scuola  (mense-libri): 94 euro
tariffe professionali-artigianali:114 euro
tariffe postali + canone Tai: 58 euro

Totale: 1.490 euro

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