Ovada Calcio: il presidente Piana traccia il futuro guardano al vivaio
Allrgamento della base con accordi con i comuni limitrofi e formazione di allenatori e dirigenti. E intanto la famiglia cresce
Allrgamento della base con accordi con i comuni limitrofi e formazione di allenatori e dirigenti. E intanto la famiglia cresce
L’allargamento è già iniziato: in estate è partito il progetto di collaborazione con la Silvanese che prevede in questa stagione la presenza di tre formazioni che effettuano gli allenamenti e le partite di campionato allo “Stefano Rapetti”: i Boys Ovada guidati da Silvio Pellegrini, gli Esordienti a undici di Vincenzo Avenoso e i Giovanissimi di Diego Cardella. “Abbiamo trovato collaboratori molto validi in Walter Moiso, Sabrina Cavallero e Igino Kovacic – aggiunge Piana Speriamo in futuro di poter ripetere quest’esperimento, che per ora è stato molto positivo, anche in altri comuni limitrofi. A Tagliolo abbiamo già contatti. Esistono i presupposti e gli impianti per andare avanti su questa strada: basta solo lasciare da parte la logica di campanile”. C’è poi l’aspetto della formazione dei dirigenti, un miglioramento continuo perseguito grazie all’assidua frequentazione dei corsi promossi dalla Federazione.
La fotografia più significativa di ciò che è stato seminato in quest’ultimo periodo l’ha data la serata organizzata sabato scorso nel salone della Chiesa di San Paolo: più di 300 partecipanti fra bambini iscritti al settore giovanile e i loro genitori. Insieme, hanno potuto cenare, proprio grazie al lavoro dei dirigenti. “Ci siamo rimboccati le maniche”, che è poi quello che i chi crede nel progetto Ovada Calcio dovrà continuare a fare per permettere al sodalizio di crescere: una grande famiglia in cui tutti devono sentirsi spinti a dare un contributo, nessuno dev’essere tirato per la manica. Il lavoro quasi è quotidiano. “Per questo motivo – spiega ancora Piana – nel breve periodo voglio individuare due referenti, uno per l’attività di base e i giovani, il secondo che si occupi esclusivamente della Juniores e della prima squadra in modo da essere ancora più coordinati e specifici negli interventi”. Serve anche esperienza: per questo sono in procinto di tornare anche personaggi storici del calcio ovadese, allenatori che per anni hanno dato sul campo il loro contributo e che con il loro recupero renderanno ancora più ricco il vivaio. Sempre pensando che rinforzare il vivaio oggi, significa rendere più forte la prima squadra di domani.