La fine del mondo? “La Merella si salverà”
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Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
20 Dicembre 2012
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La fine del mondo? “La Merella si salverà”

Cosa pensano i nostri lettori della fine del mondo? tra scettici e irocini, c'è chi pensa a come godersi le ultime ore e chi ha scoperto l'esistenza di un luogo anche in provincia che potrebbe scampare alla furia dei Maya, oltra a quelli già noti sui Pirenei e in Puglia

Cosa pensano i nostri lettori della fine del mondo? tra scettici e irocini, c'è chi pensa a come godersi le ultime ore e chi ha scoperto l'esistenza di un luogo anche in provincia che potrebbe scampare alla furia dei Maya, oltra a quelli già noti sui Pirenei e in Puglia

SOCIETA’ – Impossibile sfuggire alla profezia. Chi, nell’ultimo anno, mese o settimana, non ha sentito o letto della fine del mondo secondo i Maya? Chi non si è imbattuto in un “post” o in una barzelletta sull’ultimo giorno del pianeta terra? Persino editorialisti di quotidiani nazionali hanno commentato, spesso ironicamente, sulla presunta fine della razza umana. Armageddon, tempesta di asteroidi, inversione della rotazione terrestre, disastri ambientali inimmaginabili: tutto potrebbe accadere il 21dicembre. Nel nostro piccolo, abbiamo cercato di capire come i nostri lettori hanno vissuto la profezia. Intanto, in pochi sembrano averla presa sul serio. Pura scaramanzia? Nell’attesa di capire cosa succederà davvero, ecco la classifica dei “peccati” a cui gli alessandrini si lascerebbero andare volentieri se il mondo dovesse davvero finire.

“Non so se è meglio stare a dieta per morire bella o mangiare tutto quel che mi pare e morire felice”, posta Valentina sulla sua bacheca Facebook. E naturalmente vince la seconda ipotesi.
Vorrebbe lasciarsi andare alle gioie culinarie anche Benito, opinion maker  del gruppo dei Serravallesi inquieti: “Smetterei di stare attento a ciò che mangio: una bella scorpacciata di salsiccia piccante e maccheroni al sugo, non me la leverebbe nessuno. Forse troverei la forza per chiedere perdono a tante persone a cui ho fatto del male e lo hanno dimenticato. Cercherei di imprimermi a fuoco le fattezze dei miei nipotini nella memoria, per ritrovarli nel mondo nuovo che vorrei fosse esattamente uguale a questo. Altrove e in altro modi non saprei vivere”.
Un pensiero ai figli ed uno alle “altre” gioie della vita per Gianluca: “e fosse vero vorrei 2 cose: che i miei figli non si accorgessero di nulla e che io s…. con tutte quelle che lo desiderino”. Generoso.
Roberto è della scuola secondo cui la fine del mondo è già arrivata: “Per il 21 dicembre ho in programma di riuscire a fare 1 o 2 regalini di Natale, e arrivare comunque a fine mese con lo stipendio. Siamo talmente nella m3rd4 che la fine del mondo sarebbe una passeggiata.
Paola condivide: “La fine del mondo c’è già stata a grazie ai politici inetti e alla Merkel”

Tra il serio e il faceto, c’è chi prova a trovare una via di fuga. E, sorpresa, tra i luoghi che potrebbero salvarsi dalla tragedia c’è anche una località di Novi. Scrive Andrea: “Lo scienziato indiano Bahreesh Singh, dell’Università di Nuova Delhi, ha calcolato quale è il posto più sicuro dove rifugiarsi il 21 dicembre 2012, data attesa per la fine del mondo. Lo scienziato è un astrofico molto conosciuto nella comunità scientifica ed ha eseguito calcoli notevolmente complessi grazie all’utilizzo di un supercalcolatore messo a punto dall’università indiana. Calcolando con estrema precisione la posizione dei pianeti del sistema solare rispetto al sole stesso, lo scienziato ha potuto calcolare il punto della terra in cui saranno minori gli effetti nefasti di questo allineamento. Con un comunicato lo scienziato ha diffuso le coordinate terrestri del punto calcolato: latitudine 44.791734, longitudine 8.828927. Con l’utilizzo di un programma di visualizzazione mappe, come ad esempio google maps, è possibile vedere quale punto del pianeta corrisponde alle coordinate: si tratta della frazione di Novi Ligure “Merella”, nota per l’amenità del paesaggio e per i suoi prodotti agricoli.”

Chi non ci crede, può sempre spostarsi, ammesso che trovi posto, sui supersicuri Bugarach, villaggio sui Pirenei (dove però è già tutto esaurito da almeno un anno) oppure in Puglia, “in un lembo di terra, in Italia, compreso tra Cisternino, Ceglie Messapica, Ostuni e Martina Franca: è la Valle d’Itria, fitta di trulli, al confine tra le province di Brindisi e Taranto”.
O ancora, più vicino a noi: Angrogna, a circa 60 km da Torino. “Già conosciuto dal turismo locale per via delle sue bellezze naturali, questo paesino ha una storia affascinante che ancora oggi porta alla coesistenza di cattolici e valdesi”, scrive Andrea su Fb.
Infine c’è Spinello piccola frazione abbarbicata sull’Appennino di Santa Sofia, in provincia di Forlì. Lo sostengono i seguaci di Ramtha sulla Ramtha era un guerriero vissuto ai tempi del mito di Atlantide, asceso poi come Maestro e che, dal 1977, parla e insegna la liberazione e la consapevolezza del sé, utilizzando il corpo di una medium americana, JZ Knight.
In tutto questo susseguirsi di voci, c’è chi inizia a pensare che, in fondo, non sarebbe poi tanto male se davvero finisse. Magari non la distruzione del globo, ma almeno la fine di un’era, questa, per lasciare spazio ad una nuova, migliore, senza Monti, Imu, spread, porcellum e crisi economica.

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