Balduzzi lascia poche speranze all’ospedale
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Edoardo Schettino - redazione@ovadaonline.net  
11 Novembre 2012
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Balduzzi lascia poche speranze all’ospedale

Mezz'ora di visita. "Imprescindibile la salvaguardia delle situazioni più fragili. Ma non si può partire dalla difesa di ciò che c'è già"

Mezz'ora di visita. "Imprescindibile la salvaguardia delle situazioni più fragili. Ma non si può partire dalla difesa di ciò che c'è già"

OVADA – “Oggi ho visto un bell’ospedale di territorio. Ma nel quadro della riorganizzazione necessaria per assicurare la tenuta del Sistema Sanitario Nazionale bisogna operare scelte con un criterio di ragionevolezza. L’imperativo è la salvaguardia delle situazioni più fragili: gli anziani, l’oncologia, la disabilità. Sul resto si ragiona. Oggi esistono indicatori quantitativi e qualitativi che sono il punto di partenza di queste scelte. L’ovadese non è territorio marginale ma è zona di frontiera”. Con questo passaggio, il Ministro della Sanità Renato Balduzzi ha disegnato, al teatro Splendor di fronte a 160 persone, i sindaci e i rappresentanti delle associazioni di volontariato, il futuro dell’ospedale di Ovada. “Per una realtà come Ovada sono imprescindibili un reparto di Medicina e di Oncologia, un punto di Primo Intervento e un punto prelievi”, ha poi chiarito su precisa domanda di padre Ugo Barani, presidente dell’Osservatorio Attivo.
 
Mezz’ora di visita all’interno dei reparti per Balduzzi, accompagnato dai primari di Medicina, Paola Varese, e Fisiatria, Giancarlo Rovere, e dal sindaco Andrea Oddone. “Vorrei trasmettere – ha poi spiegato proprio Oddone allo Splendor il disagio della popolazione che vede mettere in discussione servizi che riteneva acquisiti. Lo stesso disagio è lo proviamo noi sindaci e tutti gli operatori sanitari”. A termine della giornata Balduzzi ha ricevuto il documento che contiene le richieste dell’ovadese: il mantenimento delle eccellenze, più continuità assistenziale, impegni precisi per assistenza domiciliare, cura dell’Alzheimer e palliative. Martedì 19 novembre è previsto l’incontro con l’assessore regionale Paolo Monferino. “Se la bozza che ho visto sarà confermata – ha proseguito Oddone – avremo difficoltà”. Monferino sarà a Roma mercoledì. “La Regione è sulla strada giusta per uscire dal piano di rientro – ricorda Balduzzi – le criticità segnalate nel primo piano sono state superate. Mercoledì lo incontrerò per ascoltarlo, ma anche per fargli alcune domande”.
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