Vino alessandrino in Cina: accordo da 100 mila bottiglie
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Edoardo Schettino - redazione@ovadaonline.net  
1 Novembre 2012
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Vino alessandrino in Cina: accordo da 100 mila bottiglie

E' stato siglato ieri tra l'associazione Monferrato vini e la catena di supermercati Rosso e rosso. Rava: "Vitala guardare ai nuovi mercati"

E' stato siglato ieri tra l'associazione Monferrato vini e la catena di supermercati Rosso e rosso. Rava: "Vitala guardare ai nuovi mercati"

 CARPENETO – Una quantità importante di bottiglie di vino piemontese è pronta a sbarcare in Cina. L’accordo che avvia questa nuova relazione commerciale è stato siglato ieri alla Tenuta Cannona di Carpeneto tra l’associazione Marchesato Vini, partnership nata tra la Provincia di Alessandria, la Camera di Commercio, Asperia, e la Fondazione Cral, e il presidente di Bejing Rosso e Rosso, Wu Jinxian, proprietario di una catena di supermercati tra Pechino, Shanghai e Canton. L’ambito è quello del progetto “OCM vino 2012-2013”, finanziato con fondi europei, che prevede azioni di internazionalizzazione dei prodotti del settore vitivinicolo. Tra le aziende alessandrine interessate ci sono la tortonese La Colombera, la novese Val di terra, l’ovadese Colline del Tiglio e la casalese Tenuta La Tenaglia.  “L’obiettivo – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Alessandria Lino Rava – è quello di esportare almeno 100 mila bottiglie dei nostri rossi. Oggi esplorare i mercati dei paesi in espansione è diventata un’esigenza vitale per avere prospettive di sviluppo. E questo discorso vale soprattutto per la Cina che è venti volte l’Italia”.

“Il vino italiano – ha commentato Wu Jianxin – sconta un ritardo storico nei confronti della concorrenza francese che attualmente detiene la fetta di mercato più interessante. C’è però interesse per il rosso del vostro paese, specie se con gusti più morbidi e meno acidi, e per vini dolci come il moscato. Lavorando bene c’è sicuramente la possibilità di acquisire spazio già dal prossimo anno. Pensiamo di importante nel nostro paese prodotti per un valore che può andare da 3 a 5 milioni di euro”. La selezione è stata fatta per proporre prodotto più popolari e accontentare anche fasce di consumatori più esigenti. “In questo caso – ha aggiunto Gabriella Bonifacino, presidente di Marchesato vini – il nostro territorio ha saputo fare squadre anche con altre zone del Paese con una produzione vitivinicola importante e farsi veicolo della promozione del Made in Italy”. Marchesato Vini è una realtà che nell’anno scorso ha messo assieme 3.200 ettari di terreno coltivato a vite, per un totale di 287.000 quintali di uva prodotta.  

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