Sanità: ora si taglia sull’Alzheimer
Cancellato il progetto "Caregiver", rientrodotta la vecchia commissione: le ripercussioni sono state pesanti tra maggiori disagi e burocrazia
Cancellato il progetto "Caregiver", rientrodotta la vecchia commissione: le ripercussioni sono state pesanti tra maggiori disagi e burocrazia
Insomma, la vecchia trafila che il “Progetto caregiver” evitava. Quindi, in sintesi, meno aiuti e più complicazioni burocratiche. I famigliari dei pazienti naturalmente protestano. In una lettera inviata in redazione essi sostengono tra l’altro che «l’utenza ha rilevato il disagio. Il progetto infatti era finalizzato a prendersi cura sia di coloro che sono colpiti dall’Alzheimer sia del contesto che li assiste (cioè la famiglia, principale risorsa umana per il malato). Il famigliare, coinvolto 24 ore su 24 nell’assistenza, viene considerato ormai come “la seconda vittima dell’Alzheimer”. Da circa due anni i malati e soprattutto i loro famigliari ricevevano da un medico geriatra e da uno psicologo un’assistenza sia di tipo clinico che psicologico che forniva risposte alle molteplici problematiche che sorgono continuamente in chi vive e assiste una malattia così difficile da ogni punto di vista».
Insomma, un brutto colpo per tante persone che, da un giorno all’altro, hanno visto sparire un aiuto fondamentale. Inutile aggiungere che il “taglio” un servizio che funzionava è un altro modo di fare della malasanità.