Cimitero senza pace
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Diego Cartasegna - redazione@ovadaonline.net  
18 Ottobre 2012
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Cimitero senza pace

Si susseguono le denunce di degrado, l'assessore competente promette provvedimenti. Ma siamo sicuri che tutti facciano quel che devono fare?

Si susseguono le denunce di degrado, l'assessore competente promette provvedimenti. Ma siamo sicuri che tutti facciano quel che devono fare?

OVADA – Ultima puntata nella telenovela del Cimitero, da anni nell’occhio del ciclone per problemi di manutenzione. Dopo l’interrogazione dell’estate scorsa da parte del Pdl, alla fine di settembre l’assessore ai lavori Pubblici Simone Subrero ha annunciato provvedimenti per risolvere la questione. In effetti nei mesi estivi il Cimitero versava in uno stato decisamente indecoroso: lapidi spezzate, erba alta sulle aree, incuria, addirittura un uccello morto su una lastra di marmo. L’assessore, dopo aver ammesso che in estate c’è stata carenza di manutenzione in alcuni punti “per mancanza di personale”, ha dichiarato che le situazioni più critiche sono state sanate. Ora dovrebbero anche essere sistemate le indicazioni stradali (ad Ovada non ci sono cartelli che indichino dove sta il Cimitero), mentre per gli orari (c’è chi chiede tempi più lunghi di apertura) tutto rimarrà così com’è.

L’assessore ha annunciato però un “giro di vite” perché non ripetano casi del genere con possibili provvedimenti nei confronti dei dipendenti che non fanno il loro dovere. Da quel che ci risulta, il personale che opera al Cimitero è composto da tre persone. Sulla carta dovrebbero essere più che sufficienti per gestire il tutto, ma evidentemente non è così.

A questo punto nasce spontanea la domanda. L’area in questione è troppo grande per essere curata da tre soli dipendenti, oppure il problema è un altro (per esempio i tre addetti non fanno sempre quello che dovrebbero fare)?

Quesito difficile, a cui potrebbe rispondere forse solo il “capo ufficio” da cui dipendono le persone incaricate di svolgere una determinata mansione. Non vogliamo in questa sede dare spazio a soliti luoghi comuni secondo cui i dipendenti comunali lavorano poco. E’ un vecchio ritornello che indubbiamente ha in sé qualcosa di vero, ma ha il grave difetto di essere una generalizzazione che, come tale, finisce per essere inesatta. In tutte le professioni ci sono persone che lavorano ed altre che si girano i pollici, così come ci sono gli onesti e i disonesti, gli scrupolosi e i menefreghisti e via dicendo. Mettere tutti in uno stesso calderone è ingiusto e soprattutto sbagliato. Resta il fatto però che il Cimitero negli ultimi anni si è trovato spesso nell’occhio del ciclone per carenze di manutenzione ordinaria. Fino a prova contraria, dell’area cimiteriale si occupano quei dipendenti che stabilmente stazionano là, non quelli degli Uffici Demografici o quelli che si occupano delle strade. E questo vorrà pur dire qualcosa.

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