Filippi: “ecco le deleghe: e ora al lavoro…”
Allindomani dei tagli in giunta, il presidente della Provincia anticipa i tempi, e ridistribuisce le competenze. Ma guarda anche avanti: siamo a rischio commissariamento, basta polemiche futili! Intanto anche Barosini fa quadrato: il riordino dellente va gestito da noi, non dai tecnici
Allindomani dei tagli in giunta, il presidente della Provincia anticipa i tempi, e ridistribuisce le competenze. Ma guarda anche avanti: siamo a rischio commissariamento, basta polemiche futili! Intanto anche Barosini fa quadrato: il riordino dellente va gestito da noi, non dai tecnici
Ieri pomeriggio, giocando ancora una volta d’anticipo rispetto alle previsioni, ha assegnato le deleghe degli assessori “dimissionati”. E la nuova mappa prevede non poco novità: a partire appunto da lavoro, occupazione e formazione, che sono state affidare a Cesare Miraglia. Il quale conserva il personale, ma cede così il turismo al collega Breglia. Come previsto caccia e pesca vanno in carico all’assessore Rava, titolare dell’agricoltura. Assistenza, volontariato, politiche sanitarie, sociali e per l’immigrazione saranno di competenza di Carlo Massa, mentre a Graziano Moro, oltre alla viabilità, spettano edilizia scolastica, pubblica istruzione, università, politecnico, ricerca scientifica e pari opportunità. A Filippi stesso rimangono affari generali, affari legali, controllo di gestione, relazioni esterne, innovazione, sviluppo ed attività economiche, cultura, musei, pinacoteche, gipsoteche e archivi.
“Mi spiace che la riduzione del numero di assessori – spiega – abbia scatenato qualche polemica di troppo. Soltanto qualche giorno prima tutti si erano mostrati solidali e pronti a pensare al bene comune, ma alla prova dei fatti non sono mancate interpretazioni dietrologiche o complottiste. Mi accusano di avere ormai una giunta a monocolore democristiano? Ma come, Moro e Rava sono forse ex democristiani? Smettiamola con queste logiche vecchie, il momento è troppo serio. Ci rendiamo conto che fra 20 giorni o poco più potremmo andare tutti a casa, commissariati? Io avevo prefigurato questa possibilità già una settimana fa, e con buone fonti: ma sabato mattina ad affermarlo era lo stesso ministro Patroni Griffi in un’intervista, quindi…”.
Ma, in caso di commissariamento, Paolo Filippi spiccherà davvero il volo, candidandosi al Parlamento alle elezioni politiche di primavera? E’ quanto auspica, in una dichiarazione di ieri su facebook, il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, senza risparmiare critiche al “pesante neocentralismo che di fatto mortifica le autonomie locali e con loro i territori e i cittadini”. Su questo tema Filippi però sfuma: “davvero, non ci ho neanche ancora pensato. Cerchiamo di capire cosa succederà di settimana in settimana, e di risolvere le emergenze che si sono sul tappeto”.
Sul fronte del personale, è Cesare Miraglia a precisare a che punto è l’emergenza legata ai precari con contratto in scadenza. “Sono in corso incontri – spiega l’assessore – con le rappresentanze sindacali, ai tavoli tecnici. Non lasceremo nulla di intentato, questo è certo. Anche se ci troviamo ad operare in un contesto legislativo davvero penalizzante”. Per quanto riguarda i fondi dei dirigenti, invece, la linea è quella dettata dal presidente Filippi: nessun licenziamento, ma riduzioni delle retribuzioni. Quanto significative, lo vedremo nei prossimi giorni.