Cgil, Cisl e Uil: a Ovada buona tutela delle fasce deboli
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
5 Ottobre 2012
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Cgil, Cisl e Uil: a Ovada buona tutela delle fasce deboli

Apprezzato l'esenzione dell'Irpef per i redditi bassi, l'introduzione dell'Isee istantaneo e la decisione di non tagliare il Welfare

Apprezzato l'esenzione dell'Irpef per i redditi bassi, l'introduzione dell'Isee istantaneo e la decisione di non tagliare il Welfare

 OVADA – Si leva una voce a favore, tra tanti pareri critici, delle politiche sociali portate avanti dal Comune di Ovada, nonché l’applicazione di Imu e Irpef. E’ quella dei sindacati al termine dell’incontro tenutosi a Palazzo Delfino lunedì scorso. Cgil, Cisl e Uil sostengono infatti d’aver apprezzato “il percorso di condivisione  – si legge nel comunicato distribuito al termine – fatto dal Comune di Ovada e il lavoro svolto in un’ottica di tutela delle fasce deboli con l’esenzione dell’Irpef per i redditi fino a 10.000 euro e la sua rimodulazione al fine di tutelare i redditi bassi, l’introduzione dell’Isee  istantaneo e le esenzioni IMU per i figli disabili, l’assimilazione a  prima casa per alloggi sfitti di persone ricoverate in struttura, argomenti già concertati nel precedente incontro del 07 giugno 2012. Apprezzabile soprattutto la decisione di non tagliare i fondi per il sociale”.

Dall’incontro sono emerse anche proposte per le prossime azioni: il fondo di riequilibrio già sperimentato in altri Comuni e utile anche in un’ottica di lotta all’evasione fiscale poiché si richiede, a chi ne fa domanda, un’autocertificazione con conseguenti controlli. Poi la proposta di differenziare l’ISEE a seconda delle diverse fasce di attività, dipendenti, liberi professionisti e pensionati, e la revisione delle categorie catastali.

Durante l’incontro si è discusso anche di problematiche più ampie: la natura dei Consorzi Servizi Sociali; il trasporto ferroviario su piccole tratte la sanità e l’ospedale.

In particolare, le  OOSS. locali, hanno  posto l’attenzione sulle difficoltà per gli anziani in un’ottica di servizi ospedalieri dislocati nelle varie zone della provincia. “Amministrazione e sindacati – si chiude la nota – si sono trovati d’accordo sulla necessità di lavorare, ciascuno nel proprio campo di competenza, per conservare servizi essenziali come il trasporto locale e l’ospedale e hanno sottolineato la necessità di scelte condivise e non imposte dall’alto su questioni così vicine alla vita delle persone.

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