Dal Comune il risarcimento alla famiglie Pronestì e De Roma
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Edoardo Schettino - redazione@ovadaonline.net  
7 Settembre 2012
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Dal Comune il risarcimento alla famiglie Pronestì e De Roma

Passa la variazione di bilancio per i 140 mila euro necessari. Boccaccio: "Diversi interrogativi". Ferrari: "La condanna sarà impugnata

Passa la variazione di bilancio per i 140 mila euro necessari. Boccaccio: "Diversi interrogativi". Ferrari: "La condanna sarà impugnata

 La delibera era già stata preparata lo scorso luglio, ora c’è il via libera del Consiglio Comunale. Il Comune di Ovada accantona la cifra prevista per il risarcimento delle famiglie Pronestì e De Roma, collegata alla condanna di otto mesi comminata in primo grado al sindaco Andrea Oddone (assente dall’aula per motivi di salute) per la vicenda nella quale morirono a fine 2008 Peter de Roma e Enzo Pronestì annegati nello Stura.  Si tratta di 140 mila euro nei confronti delle parti civili: Salvatore e Carmela Pronestì, Luigina Polimeni, Concetta Calautti, Giuseppe e Giulia De Roma, Luigina Tumminello. Il provvedimento è immediatamente esecutivo e prevede anche le spese di costituzione che ammontano a 11 mila euro. “E’ un provvedimento – ha attaccato dai banchi dell’opposizione l’ingegner Eugenio Boccaccio – che suscita parecchi interrogativi e qualche dubbio di legittimità. Come mai, se è stata sottoscritta una polizza con l’Ina Assitalia, la compagnia non ha liquidato le provvisionali? Perché la Giunta ha deliberato di far pesare sulla collettività questa cifra non indifferente? Quali sono i tempi previsti per il rimborso?”.

“Il sindaco – ha replicato l’assessore al Commercio, Silvia Ferrari – è stato condannato in via solidale con il Comune di Ovada al risarcimento del danno. Sia dagli atti, del processo, sia dalla lettura integrale della sentenza di condanna, in corso di impugnazione e quindi non definitiva, non risulta alcun addebito a suo carico a titolo “personale”. La Compagnia provvederà con i tempi tecnici, e cioè alcuni mesi, al rimborso dell’importo corrisposto  a titolo provvisionale”.  

Sempre dai banchi dell’Opposizione Gianni Viano ha lamentato l’impossibilità di una controreplica per l’impossibilità di vedere le carte e al momento del voto ha abbandonato l’aula. “Boccaccio – ha attaccato il capogruppo di Maggioranza, Mario Esposito – continua a mostrare accanimento nei confronti della vicenda. A Viano dico che la delibera è disponibile dal 10 luglio e quindi ha avuto due mesi per potersi documentare”.   

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