Artigiani denunciano: buio profondo per l’edilizia
Ferme le nuove costruzioni, non vanno meglio le ristrutturazioni. Pochissima liquidità, i clienti ritardano di mesi il compenso
Ferme le nuove costruzioni, non vanno meglio le ristrutturazioni. Pochissima liquidità, i clienti ritardano di mesi il compenso
E, a rimorchio del settore delle costruzioni, c’è tutto l’indotto: elettricisti, idraulici, falegnami, che sono in sofferenza anche loro. Fa un po’ eccezione il campo dei serramenti, che si giova degli incentivi fiscali per gli interventi legati al risparmio energetico. E proprio sugli incentivi (detrazioni al 55%) si appuntano le residue speranze di una ripresa o, quanto meno, di una piccola boccata di ossigeno.
Infatti oltre al settore del risparmio energetico, da luglio sono entrate in vigore le norme relative agli sgravi legati alle ristrutturazioni (detrazioni al 50%). Se tutto ciò produrrà un qualche effetto lo sapremo però solo nei prossimi mesi. Il problema di fondo tuttavia resta quello della liquidità: di soldi ne circolano davvero pochi, tanto è vero che uno dei problemi principali degli artigiani edili ovadesi è, oltre allo scarso lavoro, quello di riuscire a farsi pagare. Si stima che quasi la metà dei clienti ritardi di parecchi mesi il compenso pattuito, con tutte le conseguenze che ciò comporta. Insomma, la situazione del settore delle costruzioni nella nostra zona è vicina ad un punto critico, anche perché è ormai quasi due anni che il trend negativo continua inesorabile.
Per le piccole imprese edili il futuro è decisamente buio, così come l’autotrasporto che ha visto negli ultimi mesi diverse cessazioni di attività. E, se l’edilizia non tira, anche tutto il resto rimane al palo. Le associazioni degli artigiani ovadesi si stanno seriamente interrogando sulla possibilità di riuscire a realizzare l’edizione di “Ovada in Mostra” in calendario per il 2013. Nelle prossime settimane sapremo cosa succederà.