Ecco l’asfalto sul Termo: esultiamo
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Diego Cartasegna - redazione@ovadaonline.net  
13 Luglio 2012
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Ecco l’asfalto sul Termo: esultiamo

"L’asfaltatura del Termo, a dar ascolto a coloro che ci hanno scritto, è una cosa bellissima. Noi però abbiamo qualche riserva"

"L?asfaltatura del Termo, a dar ascolto a coloro che ci hanno scritto, è una cosa bellissima. Noi però abbiamo qualche riserva"

 La strada del Termo è stata asfaltata e quasi immediatamente qualcuno si è sentito in dovere di farcelo sapere in pompa magna. Ci sono arrivate in redazione ben due lettere esultanti. La prima,  firmata da “G. Subrero per i residenti del Termo”, esprime “il più sentito ringraziamento all’Amministrazione Comunale nella persona del sindaco sig. Andrea Oddone per l’asfaltatura della nostra strada”. E non manca una frecciata polemica verso il “sedicente comitato Salviamo il Termo”. La seconda invece, inviataci da una residente di Costa d’Ovada, decanta la bellezza dell’asfalto nuovo affermando testualmente che ora è possibile “godere il verde del bosco circostante, le fronde che si abbassano ad arco sopra il passaggio, gli orizzonti ampi delle colline e dei monti dell’Appennino”. E ancora: “le salite sono più agevoli e stimolano ad una pedalata più grintosa per arrivare in cima al dosso e godere dell’ebbrezza della discesa.

Non mi manca la nuvola di polvere che  si inseriva negli occhi e fra i denti e che ricopriva con un manto il verde circostante quando la strada era sterrata. Apprezzo questo percorso fresco e tranquillo  da provare e riprovare, in bici e a piedi, un percorso da inserire nelle proposte turistiche. Qualcuno ancora teme il transito sfrenato di auto e moto,  ma con una presenza responsabile sapremo arginare utilizzi distorti di un ambiente a misura d’uomo”. Insomma, l’asfaltatura del Termo, a dar ascolto a coloro che ci hanno scritto, è una cosa bellissima. Noi però abbiamo qualche riserva. Per carità, è più che legittimo che i residenti e i frequentatori della strada in questione siano contenti di non dover lottare più conto la polvere estiva e il fango invernale, ma forse, visto il momento particolare che viviamo e le polemiche che hanno preceduto l’intervento, forse non era il caso di usare squilli di tromba tanto enfatici.

Non abbiamo ben capito se questo è l’avvio di una campagna per convincere gli ovadesi della bontà dell’operazione, oppure se si tratta semplicemente di una scelta dettata dal desiderio di proseguire la bagarre anche ad operazioni concluse. Forse sarebbe stato meglio tacere per non far ricordare ai residenti in strada San Lorenzo, in strada San Bernardo e in altri luoghi ovadesi il differente trattamento loro riservato, in un momento in cui le casse comunali sono quasi vuote e l’asfalto nuovo sta diventando merce sempre più rara. In altre parole, l’esultanza poteva rimanere nell’animo dei residenti e supporter del bitume nei boschi, senza essere esternata in questo modo. Gridare per la vittoria e sfottere gli sconfitti è una roba da calcio e ci pare proprio di cattivo gusto esportarla in altre sedi.

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