Palazzo Spinola: terminato il restauro

 Terminati dopo due anni i lavori di restauro di Palazzo Spinola, in piazza San Domenico, la “casa” dei Padri Scolopi dal 1921. Il progetto, teso a recuperare l’aspetto originario della costruzione che, secondo la versione più accreditata, risale al XVII secolo, è costato 490 mila euro, in parte coperti dalle fondazioni della Banca Carige, Cassa di Risparmio di Torino. Non solo esigenze di recupero architettonico alla base dell’impresa, ma anche la necessità di restituire funzionalità a un tetto fortemente compromesso negli anni e in stato di avanzato degrado. “Riqualificando la nostra proprietà – spiega padre Ugo Barani, responsabile della comunità ovadese degli Scolopi – speriamo di dare impulso a un’opera di restyling del patrimonio immobiliare e architettonico di questa parte del centro storico che rappresenta un valore, per tutta la cittadinanza, non solo per i proprietari”.

“Abbiamo optato, di concerto con la Soprintendenza – racconta l’architetto Giovanni Battista Varese che ha coordinato i lavori – per conservare il più recente intonaco, laddove possibile,  rifacendone le parti ormai irrecuperabili. Abbiamo quindi effettuato un trattamento antivegetativo di tutte le superfici che presentavano l’apparizione di vegetazione minore ed alghe, per poi procedere con il totale lavaggio delle facciate Le nuove parti di intonaco sono state realizzate in malta, il più simile possibile a quella esistente”.

Per la base è stato infine realizzata una zoccolatura in lastre di pietra di luserna. La parti in pietra più deteriorate sono state  sostituite con nuove della medesima pietra arenaria cavata nei dintorni di Ovada.