Chirurgia: il ridimensionamento nelle parole del direttore generale
Marforio: "Valutazione sulla base di quanto costa e cosa rende un reparto che non è più un punto di riferimento nemmeno per gli ovadesi"
Marforio: "Valutazione sulla base di quanto costa e cosa rende un reparto che non è più un punto di riferimento nemmeno per gli ovadesi"
Il quadro generale è sempre lo stesso: una rete fortemente rivolta all’ospedale di riferimento, Alessandria, e un indirizzo che per i piccoli ospedali sarà sempre più rivolto alla gestione delle cronicità di lungo corso piuttosto che sull’acuzie. Anche il funzionamento del Servizio 118 andrà rivisto per rimodulare le modalità con le quali i pazienti ovadesi potranno arrivare al punto di primo intervento dell’ospedale. “Dev’essere chiaro – ha proseguito Marforio – che a Ovada, non per incapacità dei professionisti, ma per dotazione tecnologica, dovranno essere trattate patologie di minore entità che non necessariamente portano al ricovero, e per i primi accertamenti diagnostici, e patologie di medicina generale”.
Più tranquilla la situazione per Medicina e Oncologia, “ci sono un riconoscimento importante dell’attività all’interno delle rete oncologica piemontese, un radicamento territoriale importante ”, e Riabilitazione, “al termine della ristrutturazione del terzo piano potrà avere spazi più adeguati”. Ma non ci sono al momento in programma nuovi investimenti: “La Regione – chiude Marforio – è sottoposta a piano di rientro. L’investimento vero dovrà essere nella professionalità di chi lavora all’interno delle strutture. Abbiamo però un progetto per estendere il servizio di elisoccorso anche alle ore notturne”.