Cinque produttori: un consorzio per promuovere l’Ovada docg
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Cinque produttori: un consorzio per promuovere l’Ovada docg

L'idea è quello di farne il biglietto da visita del territorio e incentivare anche il turismo. L'animatore: "Fondamentale farsi conoscere"

L'idea è quello di farne il biglietto da visita del territorio e incentivare anche il turismo. L'animatore: "Fondamentale farsi conoscere"

 Promuovere il territorio ovadese passando dal prodotto che in questo momento può essere considerato un fiore all’occhiello: l’Ovada Docg, il Dolcetto che nell’estate 2008 ha ricevuto la massima attestazione di stima per un vino. Fare del legame tra turismo e vino un volano per far conoscere i propri prodotti. E’ questo l’obiettivo di cinque produttori che hanno voluto consorziarsi, un’associazione piccola ma che ha stilato un programma molto chiaro nelle linee d’azione per il futuro a medio periodo. Si chiama “E’ Ovada” e due settimane fa ha coinvolto un buon numero di aziende del settore in un incontro con Gianluca Morino che lo stesso percorso l’ha già intrapreso con Orizzonte Nizza per la promozione del Barbera d‘Asti.

“Fare un prodotto d’eccellenza – spiega Tomaso Armento che con l’azienda Forti del Vento è animatore dell’associazione – è fondamentale. Ma serve a poco se poi non sei in grado di farlo conoscere e fare sistema per promuovere le nostre colline. Attualmente il nostro gruppo è piccolo ma il nostro obiettivo è quello di crescere anche nei numeri: siamo aperti a chiunque voglia condividere con noi questo programma. E abbiamo scelto di incuriosire col vino per portare qua turisti che oggi non considerano l’Ovadese come una meta appetibile e far loro conoscere le bellezze, la storia”. Accanto a Forti del Vento ci sono altre quattro realtà con un certo radicamento: Gaggino, I Pola, La Guardia, Rossi Contini che hanno voluto far la loro parte per un progetto ambizioso.  

La prima fase dell’operazione s’è basata su cene organizzate in locali importanti per mostrare concretamente come l’Ovada si sposa perfettamente alla cucina del Monferrato e quindi del Piemonte in generale. Il prossimo passo è la partecipazione a una serie di manifestazioni importanti del settore, a partire dal 30 settembre con la partecipazione alla XIV edizione della Festa del vino di Alba, la manifestazione che sposa le bellezze del centro storico della città con le espressioni vitivinicole più brillanti di quel territorio. E poi altri appuntamenti cadenzati nei mesi, tra dicembre e febbraio tra Genova, Milano, Como. L’obiettivo ancora da definire nei dettagli per maggio 2013, in occasione di Cantine Aperte, è un incontro con il pubblico e la più autorevole stampa del settore nel cuore di Ovada. “Il vino che si produce da queste parti – chiude Armento – secondo i degustatori delle guide specializzate e dai professionisti delle associazioni di somelliers, può esprimere grande equilibrio corpo, struttura, mineralità e morbidezza tannica. Per questo puntiamo su quello”. Per mettere Ovada e l’Ovadese sulla mappa degli appassionati.

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