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Guado: i Pronestì chiedono nuovamente le dimissioni di Oddone
"Primo cittadino non degno ne amministrativamente, ne eticamente". Gli avvocati annunciano l'esecuzione forzata nei suoi confronti.
"Primo cittadino non degno ne amministrativamente, ne eticamente". Gli avvocati annunciano l'esecuzione forzata nei suoi confronti.
Tornano a chiedere le dimissioni del sindaco Oddone i famigliari di Enzo Pronestì, il ragazzo morto nel novembre 2008 nel guado del Gnocchetto con l’amico Peter de Roma. “Quello che è successo non è stata una tragedia – spiega la sorella Carmen – né una fatalità ma il risultato di una negligenza amministrativa del primo cittadino. Per questo motivo pensiamo non è più degno di occupare il suo ruolo né dal punto di vista amministrativo, né dal punto di vista etico”. E dopo la condanna a otto mesi in primo grado, in attesa della pubblicazione delle motivazione del provvedimento, gli avvocati della famiglia Pronestì, Andrea e Maurizio Tonnarelli, annunciano l’intenzione di procedere nei confronti di Oddone all’immediata esecuzione forzata della provvisionale, fissata in 80 mila euro.
“Sulla questione politica non rilascia nessun commento. Per gli aspetti legali parla l’avvocato difensore di Oddone, Tino Goglino: “Le parti non sono in possesso di alcun titolo esecutivo – precisa il legale – che è formato dal dispositivo della sentenza e dalle motivazioni che non sono ancora state pubblicate e per le quali il Gip si è preso 90 giorni di tempo”.