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Dalle minoranze un appello al sindaco: scelga per il bene della città
Ancora sulla condanna inflitta a Oddone per il guado. Nota comune ma posizioni lontane. Boccaccio chiede le dimissioni
Ancora sulla condanna inflitta a Oddone per il guado. Nota comune ma posizioni lontane. Boccaccio chiede le dimissioni
Le minoranze tornano a parlare della condanna comminata al sindaco Andrea Oddone, otto mesi in relazione alla vicenda del guado. Lo fanno coi loro principali esponenti, Angelo Priolo per il Popolo della Libertà, Eugenio Boccaccio per Fare per Ovada, Micaela Anfosso per la Lega Nord, per dare un senso di ritrovato dialogo fra le parti, ma con posizione diverse. “Alla luce delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il sindaco – recita la nota ufficiale comune – dopo aver atteso giustamente il tempo necessario per una pausa di riflessione, crediamo opportuno, esprimendogli tutta la nostra solidarietà, rilevare come l’attuale situazione istituzionale rischi di diventare un peso gravoso per la città”.
Da qui una richiesta di valutare seriamente: “quale scelta garantisca la migliore soluzione per la tutela della carica che ricopre e dell’immagine degli ovadesi che rappresenta”. Le posizioni in realtà sono molto diverse: “Ci chiediamo – spiega Priolo – se il sindaco avrà la serenità per continuare a amministrare la città senza condizionamenti”. Più pesante l’affondo dell’ingegner Boccaccio: “In presenza di una condanna l’immagine di primo cittadino ne esce incrinata. Per questo pensiamo che sarebbe opportuno fare un passo indietro”.
Di diverso tenore il ragionamento dell’esponente leghista Anfosso: “L’evento tragico che ha portato a questa sentenza – spiega – è complesso, determinato da una serie di circostanze concentrate nella serata in cui hanno perso la vita quei due giovani. Il partito che rappresento vuole lanciare un appello: i sindaci devono essere sempre molto attenti al territorio che amministrano e, in questo caso, chiediamo quali provvedimenti saranno presi per impedire che un fatto del genere possa ripetersi”.
Concordia c’è invece sui rischi ai quali la città è esposta: l’energia che Oddone dovrà profondere nella sua difesa potrebbe condizionare il governo della città, paure da parte del primo cittadino nella difesa degli interessi cittadini. Su quest’ultimo punto si sofferma soprattutto l’ingegner Boccaccio che segnala come “l’ostinazione con il quale il sindaco rimane al suo posto potrebbe segnalare mancanza di trasparenza”.
Ma l’iniziativa dell’ingegnere provoca una rottura nel suo stesso gruppo. Prende infatti le distanze decisamente Fulvio Briata: “L’utilizzo del simbolo per il movimento e la convocazione di una conferenza stampa senza informarmi aprono una profonda fase di riflessione nel movimento che alle ultime elezioni ha conquista il 31% dei voti. Per quanto riguarda la condanna del primo cittadino, rimango nella posizione già espressa al sindaco: rispetto del lavoro della magistratura ma Oddone deve rimanere al suo posto. Pur non condividendo la direzione presa dalla sua amministrazione l’ipotesi di un commissariamento sarebbe ancora più negativa”.