A Sant’Evasio le due palazzine che fan litigare a sinistra
Partito lo scavo preliminare. Nasceranno due stabili di due piani, una strada a doppia corsia. Ridotto il campo di calcio
Partito lo scavo preliminare. Nasceranno due stabili di due piani, una strada a doppia corsia. Ridotto il campo di calcio
Proprio del 2009 è l’approvazione definitiva: i complessi di due piani, per un totale di venti piccoli appartamenti più i box interrati. L’intervento, già iniziato con lo scavo preliminare, prevede anche la realizzazione di una strada che collegherebbe la parte residenziale a via Sant’Evasio nell’area dove ora sorge la casa del popolo e il campetto di pallone. Quest’ultimo sarebbe ridotto nelle dimensioni, 36×18, e cintato. L’area adibita a residenziale sarebbe di 4.550 metri quadrati. I lavori di urbanizzazione che saranno scorporato dal conto degli oneri ammontano a poco più di 144 mila euro.
“Della strada presente nel progetto – è intervenuto all’assemblea Alpa – non c’è bisogno dato che sono già quattro le vie disponibili. In sostanza verrebbe sacrificata un’area verde pubblica per una nuova strada che sarebbe utilizzata solo da chi vivrà nelle palazzine e la cui manutenzione sarà a carico del comune”. “La convezione – ha replicato l’assessore all’Urbanistica Paolo Lantero – è già stata firmata. Come amministrazione ci prendiamo l’impegno di chiedere un’ulteriore verifica del progetto. Sta di fatto che il compito della programmazione urbanistica è quello di guardare più avanti. Non è detto che la strada che oggi appare superflua, non diventi utile tra qualche anno”.
La nuova ipotesi per la strada che sarà realizzata, due corsie con marciapiedi, prevede l’eliminazione dell’uscita dalla casa del popolo in favore di una piccola rotonda che consenta di rientrare sulla strada di Sant’Evasio da sopra.
Questo piano convenzionato nasce dalla variazione al piano regolatore varata per una prima richiesta, poi lasciata decadere, che avrebbe portato alla costruzione di 5-6 villette. Nel 2004 quest’istanza è definitivamente decaduta. Il nuovo progetto è stato presentato nel 2008 rispettando i volumi delimitati dalla scheda urbanistica. “Le convenzioni possono essere modificate – ha concluso Alpa nel suo intervento – se nel frattempo sono cambiati i presupposti di legge”. “Parleremo con i proponenti – è stata la risposta di Lantero – ma un documento già firmato non può essere rimesso in discussione”.