Osservatorio attivo: “Il nuovo piano sanitario non convince”
Rimane il solito nodo legato al territorio da coprire particolarmente disagiato. L'appello: "Non si prescinda dalla condivisione".
Rimane il solito nodo legato al territorio da coprire particolarmente disagiato. L'appello: "Non si prescinda dalla condivisione".
E ancora: “Nella nuova casistica di presidio ospedaliero il nostro probabilmente sarà un “Ospedale di territorio”, ma dovrà mantenere quelle caratteristiche di funzionalità meno complessa con interventi semplici per la chirurgia e medicina, ricoveri per patologie specifiche in un’ottica di risparmio e di alleggerimento degli Ospedali di riferimento (per noi Alessandria)”.
C’è invece un’apertura sull’alleggerimento amministrativo previsto: “Sapere che il piano sanitario regionale prevede una razionalizzazione amministrativa (unico ufficio acquisti, unico sistema operativo di elaborazione dati, responsabilità amministrativa sul principio federalista) non può che essere considerato positivamente così come il concetto di rete di ospedali”.
Si chiude con un monito che porta con se le ragioni di una bocciatura: “Qual è il ruolo dei Sindaci, visto che l’Assemblea degli stessi, è convocata solo a decisioni già prese e formalizzate? Quando si tratta di servizi primari che toccano sulla pelle la gente (in questo caso letteralmente) non si può prescindere dalla condivisione. Offrire un servizio alternativo quando gli stessi non sono ancora disponibili e operativi, come le unità di pronto soccorso mobili, non risponde alle necessità dei cittadini. Da quanto sottolineato non si promuove il nuovo Piano Sanitario Regionale e si invita ad una migliore definizione dell’offerta sanitaria vera e propria”.