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Il furgone fermo in piazza Olivo e il “condominio matto”
Viaggio tra segnalazioni curiose, rimostranze e pseudonotizie che ci vengono segnalate quotidianamente dai cittadini
Viaggio tra segnalazioni curiose, rimostranze e pseudonotizie che ci vengono segnalate quotidianamente dai cittadini
A volte arrivano in redazione segnalazioni curiose, in forma scritta o per comunicazione telefonica. Spesso sono anonime e in rari casi sollevano questioni scottanti. Il più delle volte si tratta di polemica spicciola in cui qualcuno sfoga il proprio malumore contro qualche istituzione o contro qualche altro privato cittadino con cui evidentemente ha un po’ di… ruggine. A puro titolo di curiosità riferiamo un paio di casi recenti.
Una signora ci telefona e, con tono perentorio (“altrimenti mi rivolgo a Striscia la notizia…”), ci invita a occuparci di un fatto che – a suo dire – pare verificarsi in piazzetta Olivo. Un furgoncino della Econet stazionerebbe stabilmente, con tanto di operatore a bordo, tutti i giorni dalle 16 alle 18 nella piazzetta in questione, totalmente inoperoso. Perché? – si chiede la signora. Promettiamo di occuparcene e ci rechiamo nell’orario indicato in piazzetta Olivo. In effetti il furgoncino c’è. E c’è pure qualcuno a bordo. E’ posteggiato e pare in attesa di qualcosa. Altro non sappiamo, a parte il numero della targa del veicolo: DN … .. (ce lo siamo annotati…non si sa mai).
Altro caso: ci arriva una lettera (regolarmente firmata, per altro) in cui vengono raccontate le vicissitudini un po’ bizzarre di un condominio in corso Libertà. Si polemizza con qualcuno (che è pure personaggio pubblico), ma soprattutto si traccia un quadro sconfortante dei rapporti interpersonali all’interno del condominio stesso. Non ci siamo stupiti molto: le beghe condominiali rientrano infatti nei costumi italici, e quindi anche ovadesi. Se si facesse un’indagine approfondita sull’argomento, si potrebbe ricavare tanto materiale da scriverci su molti romanzi o diverse fiction televisive (comiche, ovviamente).
Comunque la lettera in questione offre diverse curiosità. Ve ne segnaliamo un paio. La prima: sono stati apposti sulla facciata dell’edificio alcune targhe in cui si invitava a parcheggiare l’auto con lo scarico rivolto verso la strada per non danneggiare lo stabile. La seconda: è stata posizionata nello spazio antistante il condominio una lapide marmorea degna di un camposanto, con la dicitura “proprietà privata” che poi ultimamente è stata “martellata” perché troppo scivolosa; non è stata certo distrutta, ma solo resa meno liscia. E ci sarebbe dell’altro… ma sorvoliamo.
A questo punto qualcuno si chiederà: perché questo articolo? Non sarebbe meglio occuparsi di questioni più importanti? La risposta è semplice: quanto abbiamo riportato è solo la punta di un iceberg. Gli ovadesi evidentemente si impegnano molto su queste cosucce e non sui massimi sistemi. E non è certo colpa nostra…