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Nessuna violazione di segreto: la Cassazione assolve Bovone Diamond Tools
Arriva la parola definitva sul contenzioso con Belfortglass che coinvolse Renato Genocchio, Vittorio Bovone e Patrizia Pastorino
Arriva la parola definitva sul contenzioso con Belfortglass che coinvolse Renato Genocchio, Vittorio Bovone e Patrizia Pastorino
Ora c’è anche la sentenza della Suprema Corte di Cassazione a porre fine a un contenzioso durissimo, durato quasi nove anni, fra la ditte Bovone Diamond Tools e Elettromeccanica Bovone e la Belfort Glass, concorrenti a livello mondiale nel settore delle mole diamantate per il taglio del vetro. La Cassazione ha infatti dichiarato che entrambe le società non hanno posto in essere alcun comportamento di concorrenza sleale nei confronti della Belfortglass. Quest’ultima aveva accusato Renato Genocchio di Rossiglione Vittorio Bovone di Silvano d’Orba e Patrizia Pastorino di Varazze, rispettivamente ex direttore tecnico, ex socio e comproprietario ed ex direttore commerciale di quella azienda d’aver divulgato segreti industriali di sua proprietà. “La Corte – fanno sapere dalla ditta assolta – ha confermato quanto già rilevato a suo tempo dalla Corte di Appello di Torino e cioè l’assenza di segreto e di privativa industriale nella produzione di mole diamantate nonché la regolarità del passaggio dei dipendenti dalla Belfortglass alla Bovone Diamond Tools”.
Ha vinto quindi la linea tenuta dai difensori, Tino Goglino e Silvia Ferrari, secondo la quale quelle informazioni “erano note a tutte gli operatori del settore che se le scambiavano”. Il 24-03-2012 il Tribunale di Alessandria presieduto da Antonio Marozzo aveva già assolto i tre perché il fatto non sussiste. “Quest’ultima sentenza è la definitiva ed inoppugnabile conferma che la società Bovone Diamond Tools srl, da subito, ha ispirato la sua operatività ai principi della legittima concorrenza che, da sempre, sono alla base della produzione industriale”.