Ex lai: come si è arrivati a questo punto
Abbiamo provato a fare il riassunto degli ultimi due anni sulla riqualificazione che ha scatenato tante polemiche
Abbiamo provato a fare il riassunto degli ultimi due anni sulla riqualificazione che ha scatenato tante polemiche
Il primo atto risale al 19 luglio 2010, quando il Consiglio Comunale approvò la modifica dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni commerciali (la cosiddetta localizzazione); successivamente (il 27 settembre di quello stesso anno) il Consiglio approvò una variante parziale al Piano Regolatore che riguardava anche l’ex LAI. La delibera fu pubblicata per 15 giorni consecutivi, secondo la normativa. Non ci furono osservazioni (possibili nei 15 giorni successivi); viceversa si ottenne il parere favorevole alla variante da parte della Giunta Provinciale in ordine alla compatibilità al Piano Territoriale Provinciale, per cui il Consiglio Comunale del 10 febbraio 2011 varò definitivamente il provvedimento.
Successivamente un soggetto privato presentò un progetto di piano esecutivo convenzionato. Dopo l’istruttoria degli uffici urbanistica e lavori pubblici per le rispettive competenze (conformità alla scheda urbanistica e analisi delle opere che verranno cedute al Comune come urbanizzazioni ed anche la progettazione complessiva delle opere di difesa spondale del torrente Stura e la realizzazione di una parte di esse), la “palla” è passata alla commissione edilizia e alla commissione consiliare che si occupa di urbanistica.
Da quel che ci risulta è tuttora in corso l’iter amministrativo della cosiddetta “conferenza dei servizi” (con Provincia, ASL e Arpa) per la “caratterizzazione” dell’area, vale a dire l’analisi approfondita del terreno alla ricerca di eventuali inquinanti, stante il precedente utilizzo industriale. Il parere tecnico che ne scaturirà sarà vincolante.
Alla fine di tutto questo percorso, se i pareri saranno tutti positivi, il piano esecutivo sarà accolto e pubblicato per 15 giorni; dopo di che ci sarà tempo per presentare osservazioni (al progetto, beninteso, e non a Piano Regolatore oggi in vigore). Alla fine di tutto ciò la faccenda approderà ancora una volta in Consiglio Comunale per l’ultima approvazione.