Rinvio a giudizio per Beti, slitta l’udienza

Nessuna decisione sul rinvio a giudizio per Ilir Beti, 35 anni, l’impresario edile di origine albanese, residente ad Alessandria, che la notte del 13 agosto, percorrendo contromano l’A26 con il suo Suv, si è scontrato frontalmente – fra Predosa e Ovada – con l’auto di cinque ragazzi francesi, quattro dei quali sono morti. 

L’udienza preliminare che avrebbe dovuto tenersi ieri è stata rinviata poiché, prima di procedere occorre attendere il provvedimento della Cassazione. Il verdetto in merito alla richiesta della difesa di annullare la misura cautelare in carcere e contestare a Beti l’accusa di omicidio colposo – aggravato dalla “colpa cosciente” – anziché l’omicidio volontario è atteso per il 30 maggio. Sarà, inoltre, necessario definire la procedura in corso di risarcimento danni ai familiari delle vittime che si sono costituiti parte civile.

Il giudice per le indagini preliminari Enrica Bertolotto ha, dunque, aggiornato al 7 giugno l’udienza preliminare.

Sarà la Corte d’Assise a dover giudicare, se l’iter procederà come richiesto dall’accusa – capi d’imputazione: omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, lesioni e guida in stato di ebbrezza – o se verrà accettata la contestazione dagli avvocati di difesa.

Beti è tutt’ora in carcere.