Truffe e tiri mancini: dalle penne per la comunità, al latte in polvere
Raccontano storielle per ottenere qualche spicciolo, spesso ci riescono. Quanto ci credono gli ovadesi?
Raccontano storielle per ottenere qualche spicciolo, spesso ci riescono. Quanto ci credono gli ovadesi?
Vista la faccia non si fa fatica a credere che abbia davvero trascorso una notte insonne, così, soprattutto chi lo vede per la prima volta, si lascia ingannare e gli elargisce, in buona fede, la somma richiesta. Fin qui, tutto regolare. Lo diventa un po’ meno quanto si scopre che il tizio in questione è in realtà un residente di Ovada e, qualcuno mormora (ma forse solo per sentito dire) con un discreto conto in banca. Ma non è l’unico a tentare carriera nella “piccola truffa”. Ci sono gruppi ben riconoscibili: sono quelli che esordiscono con la frase “Hai qualcosa contro chi vive in comunità?”.
Era un’organizzazione che si riteneva in via d’estinzione ma in realtà i suoi componenti sono riapparsi per il centro cittadino vendendo penne carissime per aiutare i tossicodipendenti. Calcolando che l’età media è fra i sedici e i vent’anni viene da chiedersi che tipo di passato possano avere avuto. E l’elenco di tipi sospetti potrebbe continuare all’infinito. Quelli che normalmente riescono nel loro intento sono quelli che mettono in mezzo i propri figli. Ad esempio coloro che si avvicinano e chiedono una decina di euro per acquistare il latte in polvere per il neonato di casa. “E’ un latte carissimo- aggiungono- e non ho la possibilità di acquistarlo”. Quasi sempre chi si trova in una situazione del genere si lascia intenerire e mette mano al portafoglio. Ma c’è anche chi, come una commerciante del centro storico ha risposto “Bene, allora aspetta che chiudo qualche minuto il negozio e andiamo in farmacia a comprare il latte che ti serve”. In tutta risposta “Non ho tempo, ho il treno che mi parte…non può semplicemente darmi i soldi?”.
“Per principio mi sono rifiutata di farlo – conclude la commerciante – e lei, infuriata, se ne è andata via”. “Sono moltissimi i casi in cui – aggiunge un cliente- magari non ci credi ma i soldi li dai lo stesso. Per solidarietà. Chi usa mezzucci del genere può davvero essere ridotto alla fame”. In conclusione la battuta di un amico. Alla domanda “Ti è mai capitato di incontrare qualcuno che ha cercato di raggirarti per pochi spiccioli?” ha risposto “Ma se sono io il primo a farlo…”.