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Passera apre al reato di omicidio stradale
L'apertura al termine di una seduta della commissione trasporti. Della sua introduzione si iniziò a parlare dopo la strage di Rocca Grimalda
L'apertura al termine di una seduta della commissione trasporti. Della sua introduzione si iniziò a parlare dopo la strage di Rocca Grimalda
E’ ora più concreta la possibilità di veder introdotto in Italia il reato di omicidio stradale. All’affermarlo è il ministro dei Trasporti Corrado Passera (nella foto) dopo una seduta dell’apposita commissione alla Camera. L’intento è quello di punire chi si mette al volante con un tasso alcolico superiore all’1,5% oppure sotto l’effetto di droghe. “Quello che e’ certo – ha sottolineato Passera – è che la sostanziale impunità di chi uccide sotto l’effetto dell’alcol o droghe non può essere tollerata. E’ inaccettabile socialmente che chi uccide poi ritorni a casa”. L’apertura non può che riportarci ai primi giorni dell’agosto 2011 quando sulla A26, in prossimità di Rocca Grimalda, il Q7 condotta dall’imprenditore edile albanese Ilir Beti travolse l’auto sulla quale viaggiavano Julien Jean Raymond, 26 anni, Vincent Lorin, Elsa Desliens, 22, tutti della Provenza, Audrey Reynard, 24, di Marsiglia. L’unico sopravvissuto fu il ventiseienne Laurent Boette.
Sull’onda dell’emozione per quanto accaduto si cominciò a parlare dell’introduzione di un reato specifico. Dopo l’incidente all’uomo, che viaggiava contromano, fu riscontrato un tasso alcolemico di circa 3 volte superiore ai limiti di legge.