Le mine antiuomo? Le disattiviamo col trattore
Il progetto è dell'Università di Genova, la macchina l'ha costruita Gianni Polentes di Silvano d'Orba e può rivoluzionare un settore molto delicato
Il progetto è dell'Università di Genova, la macchina l'ha costruita Gianni Polentes di Silvano d'Orba e può rivoluzionare un settore molto delicato
Locostra è un acronimo che spiega il senso del progetto: la macchina costa poco, il rapporto è di 1 a 10 con quelle attualmente utilizzate enormi. “Al mondo – spiega Cepolina – sono attive non più di 650 macchine. Il nostro progetto però rappresenta un cambio di filosofia: la vogliamo piccola perché più agile. E poi, una volta terminato il lavoro di sminamento, può essere facilmente riconvertito all’utilizzo agricolo”. Da Genova lo sguardo arriva a Silvano perché il trattore della Pierre è potente e facilmente adattabile al sistema di comando a distanza che lo guida.
“L’abbiamo costruita per farla lavorare fra i vigneti – spiega Gianni Polentes, uomo di punta di un’azienda che rimane artigianale e sforna non più di 15 esemplari ogni anno – I primi test li abbiamo fatti nella campagna dietro al capannone. Poi siamo andati nelle cave: abbiamo modificato le ruote riempiendole di gomma e coprendole d’acciaio perché reggessero l’urto delle esplosioni”. Ora il trattore procede velocizzando un lavoro che, fatto dall’uomo, doveva per forza essere lento: prima disbosca l’area, poi è in grado di portare in superficie le mine con l’accessorio utilizzato per le patate.
Per la ditta, passata attraverso quattro generazioni virando più decisamente verso le macchine agricole nel secondo dopo guerra, l’occasione offerta dall’Università di Genova rappresenta un’ulteriore evoluzione dei propri prodotti. All’incontro della Soms parteciperanno anche Matteo Zoppi, ricercatore del Dipartimento di Meccanica e Costruzione delle Macchine e responsabile scientifico del progetto, il presidente della Provincia di Alessandria Paolo Filippi, il sindaco di Silvano Ivana Maggiolino.