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Fonti Feja: nessuno sbocco alla crisi
Decisione di chiedere una nuova convocazione del tavolo. Ancora pochi mesi per salvare 17 posti di lavoro
Decisione di chiedere una nuova convocazione del tavolo. Ancora pochi mesi per salvare 17 posti di lavoro
E’ ormai corsa contro il tempo per trovare una soluzione alla crisi delle Fonti Feja che da tempo hanno bloccato la produzione rendendo precaria la situazione di chi ci lavora. Il punto è stato fatto nel corso di un assemblea tra le rappresentaze sindacali unitarie dei lavoratori delle “Terme di Fonti Feja Spa” e il sindaco Federico Fornaro. La Cassa Integrazione Guadagni Speciale (Cigs) – spiega quest’ultimo – scadrà il prossimo mese di luglio e ogni giorno che passa si fa più concreto il rischio della perdita di lavoro e di reddito da parte dei 17 dipendenti. Si è concordato di richiedere alla Provincia di Alessandria una nuova convocazione del tavolo di crisi, alla presenza dei sindacati provinciali e di Confindustria, oltre che della proprietà, la Coalto di Torino, al fine di verificare gli sviluppi della crisi aziendale e sollecitare la definizione di una strategia imprenditoriale per l’immediato futuro”.
La crisi si trascina peraltro da lungo tempo. Un anno fa, di questi tempi, la Coalto annunciò la ripresa della produzione in quello che rimane l’ultimo stabilimento di imbottigliamento della provincia per la scorsa estate. In realtà non successe nulla. La trattativa portata avanti per la cessione si arenò, dando ragione a chi accolse con qualche perplessità la promessa di una svolta.