Spunta un referendum per fermare la riqualificazione Lai
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Edoardo Schettino - redazione@ovadaonline.net  
23 Febbraio 2012
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Spunta un referendum per fermare la riqualificazione Lai

Lo propone Franco Rocca di Ovada Civica che proporrà in tutto cinque quesiti, Eugenio Boccacio (Fare per Ovada) ne è il garante.

Lo propone Franco Rocca di Ovada Civica che proporrà in tutto cinque quesiti, Eugenio Boccacio (Fare per Ovada) ne è il garante.

 Problemi in vista per tutta la riqualificazione dell’area ex Lai in via Voltri. A puntare il dito sull’operazione in ballo da tre anni (potrebbe sbloccarsi prima dell’estate) sono, quasi in staffetta, il capogruppo di Fare per Ovada, Eugenio Boccaccio e il presidente di Ovada Civica Franco Rocca. Quest’ultimo ha annunciato di voler promuovere con la sua associazione cinque referendum consuntivi: il primo già anticipato verte sulla zona a traffico limitato diurna in centro. La novità sono quattro nuovi quesiti: tre riguardano l’insediamento di impianti per telefonia mobile in città, il quarto coinvolge la variante al piano regolatore che, accanto a via Voltri, ha aperto all’insediamento in un punto commerciale di medio livello. “Presenteremo presto – chiarisce Rocca – il testo dei cinque quesiti con le trenta firme necessarie (da statuto sarebbero 25 ndr). Riteniamo che ci siano momenti in cui è necessario rompere gli indugi e muoversi con coraggio e determinazione per difendere i diritti dei cittadini”.

Il nuovo insediamento commerciale, che sarebbe poi il trasferimento del discount Lidl, nuocerebbe secondo l’opinione dell’associazione al commercio al dettaglio. In più il nuovo polo residenziale e commerciale sorgerebbe in area esondabile. E proprio su quest’ultimo aspetto si sofferma il consigliere Boccaccio: “Anche gli organi di informazione più vicini alla maggioranza – attacca l’ingegnere – hanno definito l’area come esondabile. La conferma di un’accelerazione da parte della Giunta è sconcertante. Il mio gruppo presenterà una mozione che impegni il sindaco a sospendere l’iter burocratico fino a quando non sarà fatta chiarezza sulle criticità del progetto”.

“La variante al piano regolatore – ribatte l’Assessore all’Urbanistica Paolo Lantero – è stata approvata dalla Regione Piemonte dopo un’analisi attenta. La costruzione dell’argine prevista all’interno dell’intera operazione non va a vantaggio dell’area Lai, che sarà costruita seguendo concetti di sicurezza moderni ma serve a tutelare proprio l’are di via Voltri. L’intera pratica è stata portata avanti con la massima trasparenza. C’è chi non avendo idee e proposte sostanziali adopera il metodo dell’illazione per portare avanti le sue battaglie politiche”.

In sintesi, i prossimi passi: Boccaccio farà da garante della raccolta firme portata avanti da “Ovada Civica” se i cinque referendum passeranno l’esame della commissione preposta a valutarne la legittimità composta dal segretario comunale e da due esperti di iter amministrativi. La commissione avrà tempo 40 giorni dal momento in cui la richiesta sarà depositata per esprimere il suo parere. In caso di via libera servirebbero poi altre 500 firme, pari a un ventesimo dell’elettorato attivo. Ovada Civica avrà 90 giorni per raccoglierle. La conferma viene dallo stesso Rocca. “Chiariamo infine – conclude Boccaccio – che ogni battaglia condotta nei limiti della legalità contro tale progetto edilizio (sempre la Lai ndr) vedrà il nostro pieno appoggio operativo”. 

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