Nell’era di internet alleva piccioni viaggiatori
E' Gian Paolo Arata che coltiva la sua passione fin da quando era bambino. "Li lascio volare. Basta un fischio e tornano da me"
E' Gian Paolo Arata che coltiva la sua passione fin da quando era bambino. "Li lascio volare. Basta un fischio e tornano da me"
Dapprima tenne piccioni da cortile e intanto andava a “spiare” un allevatore che si poteva permettere esemplari particolari, nella speranza che gliene regalasse un paio, ma non successe mai. Riuscì, invece, ad acquistarne una coppia di razza francese e da allora fu sempre un crescendo. Nel 1968 passò all’allevamento da volo, si iscrisse alla Società Colombofila Caffagni di Genova a cui tutt’ora appartiene e iniziò a gareggiare. Gian Paolo, oggi, possiede, nella sua colombaia di corso Saracco, quasi 200 esemplari che accudisce con amore e dedizione da 63 anni. “Questi intelligenti animali richiedono cure e attenzioni, bisogna nutrirli bene, curarli, addestrarli al volo, seguirli giorno per giorno, ma in cambio danno immense soddisfazioni”.
Prosegue poi spiegandoci la tecnica d’insegnamento: “Nel primo volo inizio da Silvano, mi sposto poi a Gavi quindi Serravalle e via via fino a spingermi sempre più lontano: i colombi ritornano sempre. Anni fa la percentuale si avvicinava al 100%, oggi, disturbati da onde magnetiche e dai falchi ritornano in numero minore. Quando poi li lascio liberi sulla nostra città mi basta un fischio apposito e il rollio del becchime nei contenitori che tutti si precipitano alla voliera”. I voli più lunghi che hanno effettuato i suoi colombi, in gara, sono stati di circa 800/900 km. in Calabria. Gian Paolo si è piazzato sempre ottimamente ed ha vinto parecchie gare. Fra i tanti attestati e premi che Gian Paolo ha ottenuto citiamo gli ultimi in ordine di tempo che sono stati una “Croce al Merito”, ricevuta il 21 novembre 2011 dalla Federazione Colombofila Italiana per i quarantatre anni d’appartenenza e un diploma con medaglia d’oro di “Quarto Classificato” al Campionato Generale Provinciale a punti per la stagione 2011, ricevuto il 5 febbraio scorso.
I piccioni viaggiatori oggi non rivestono più il ruolo di postini ma sono protagonisti di uno sport affascinante a cui Gian Paolo Arata è dedito con passione e amore. Lui stesso lo definisce “inguaribile malattia”.