Carrozzieri: col Crescitalia rischio chiusura
Il decreto favorisce le autofficine convenzionate con le assicurazioni. "Ma spesso questo sistema ci costringe a lavorare in perdita". La denuncia di un operatore del settore
Il decreto favorisce le autofficine convenzionate con le assicurazioni. "Ma spesso questo sistema ci costringe a lavorare in perdita". La denuncia di un operatore del settore
“Questa storia – prosegue Mottin, voce ferma di chi l’ha vissuta sulla sua pelle – è iniziata con l’introduzione da parte della assicurazioni del “carrozziere fiduciario”, è proseguita con l’abolizione da parte dell’Ania (l’associazione delle assicurazioni ndr) dei tariffari che permettevano di guadagnare una cifra adeguata attraverso la manodopera. Io stesso ho iniziato a lavorare con questo sistema, dovendo accettare margini sempre più esigui in cambio di qualche auto in più. Nel 2008 mi sono accorto che stavo lavorando in perdita”.
Come questo caso tanti altri in provincia: sono quasi 800 le imprese. Secondo una stima di massima nella nostra regione sono a rischio 1.000 posti di lavoro su un totale di 5.200. Tutto perché il comma 2 dell’articolo 30 introduce la convenzione tra assicurazione e riparatore, di fatto istituzionalizza il sistema introdotto. Secondo la Confartigianato di Alessandria si tratta di una violazione dei principi di libera concorrenza. “Con questa nuova normativa – sostiene il presidente Adelio Ferrari – le imprese di autoriparazione indipendenti verrebbero fortemente penalizzate perché non convenzionate con le compagnie di assicurazione”.
Nel frattempo si è ridotto in misura consistente il giro d’affari. Mottin sfoglia l’agenda delle prossime settimane: le pagine sono semivuote. Il confronto viene spontaneo con quelle del 2010, 2009: man mano che si torna indietro le stesse pagine sono più fitte di commesse. Macchine più moderne, una viabilità più scorrevole in città e velocità più ridotte in autostrada hanno fatto diminuire il numero degli incidenti. “Per un’impresa come questa – conclude Mottin – è fondamentale avere i soldi da investire su un’attrezzatura soggetta a usura. Quando poi assumi un lavoratore prendi l’impegno di provvedere anche alla sua famiglia. In questo modo non sarà più possibile perché questa legge ci impedisce di fare il nostro lavoro, di offrire il servizio che possiamo dare. Ma chi fa le leggi pensa solo alle banche e alle assicurazioni”.