L’emergenza gelo si ripercuote sui pendolari
Home
Redazione - redazione@ovadaonline.net  
7 Febbraio 2012
ore
00:00 Logo Newsguard

L’emergenza gelo si ripercuote sui pendolari

Ieri chi sarebbe dovuto partire alle 7.30 è arrivato dopo le 10.00 per la soppressione di un treno e il forte ritardo del successivo

Ieri chi sarebbe dovuto partire alle 7.30 è arrivato dopo le 10.00 per la soppressione di un treno e il forte ritardo del successivo

 Giornata davvero difficile quella di ieri per i pendolari sulla linea Acqui – Genova. E’ stato infatti soppresso il regionale 6155 delle 7.30, il successivo 6157 è arrivato con più di un’ora di ritardo ed è arrivato a Genova attorno alle 10.15 dopo aver fatto tutte le fermate (contrariamente a quanto previsto dall’orario ufficiale) e aver viaggiato con una porta fuori uso. “All’inizio – spiega una viaggiatrice nel suo sfogo – è stato annunciato un ritardo di trenta minuti, peraltro quando il treno sarebbe già dovuto essere in stazione. La sala d’aspetto s’è subito riempita di gente che voleva almeno evitare il freddo. Personalmente ho timbrato alle 10.30, con un’ora e mezza da recuperare che si aggiunge a altri 90 minuti della settimana scorsa”.

“Mentre vengono tollerati (non so fino a quando) i ritardi che stiamo subendo, non è più accettabile la mancanza di comunicazione  – attacca Alfio Zorzan, presidente dell’Associazione Pendolari dell’Acquese – La linea è sotto la competenza della Regione Liguria  però attraversa ed ha un’utenza prevalentemente piemontese coprendo il bacino di Acqui Terme ed Ovada con le stazioni minori di Visone, Prasco e Molare. Ecco perchè chiedo anche all’Assessore Bonino, oltre che all’Assessore Vesco per competenza, di unire le forze e fare fronte comune verso RFI e Trenitalia che non riescono a fronteggiare nel basso Piemonte a quest’emergenza”.

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione