Evasione Tarsu: controlli da 360 mila euro
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
16 Gennaio 2012
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Evasione Tarsu: controlli da 360 mila euro

E' la cifra che al Comune di Ovada contano di recuperare una volta che sarà ultimata la campagna di controlli iniziata la primavera scorsa

E' la cifra che al Comune di Ovada contano di recuperare una volta che sarà ultimata la campagna di controlli iniziata la primavera scorsa

Un tesoretto di 360 mila euro. E’ quanto dall’ufficio tributi del Comune di Ovada si aspettano di recuperare una volta che saranno conclusi i controlli sul pagamento della tassa sui rifiuti avviati la primavera scorsa. L’ultima tranche di interventi è partita pochi giorni prima di Natale, con l’invio degli avvisi di accertamento sulla tassa del 2006 a circa 400 cittadini. Nei prossimi mesi, agli stessi contribuenti verranno poi inviati gli accertamenti per il triennio 2007 – 2010. Le lettere spedite dall’azienda di riscossione a centinaia di ovadesi (in tutto 750) avevano creato un’ondata di malumori e critiche: gli utenti si erano ritrovati a dover affrontare lunghe code sul marciapiede, di fronte allo sportello Cerin di via Buffa, per presentare la documentazione richiesta perdendo tempo e pazienza.

 “Con questa profonda attività di verifica che stiamo portando a termine, abbiamo stimato un recupero di circa 180 mila euro nel 2011 e di altrettanto nel 2012 – spiega Mauro Grosso – Era dal 1996 che non si faceva un controllo tanto accurato. E’ emersa un’evasione di circa il 5%, dovuta a fattori che vanno dall’errore di calcolo involontario fino alle “sviste” fatte in cattiva fede. Sono numeri fisiologici ma significativi, soprattutto quando le cifre, come in questo caso, vengono recuperate. Spero sia chiaro che, dall’operazione, trarranno vantaggio non solo le casse del Comune ma anche i cittadini”. La diretta conseguenza del lavoro svolto in quest’ultimo periodo dovrebbe essere una redistribuzione più equa degli oneri, quindi un alleggerimento per chi aveva sempre pagato regolarmente.

Sarà ancora la Cerin intanto a occuparsi della riscossione dei tributi minori, riguardanti pubblicità, affissioni e occupazione del suolo pubblico. L’azienda di Bitonto manterrà l’incarico fino al 31 dicembre 2012, percependo un aggio del 15,5%. La Cerin proseguirà quindi nella sua attività che porta avanti da quando, nel maggio del 2010, è subentrata alla disastrata Tributi Italia spa. Il fallimento di quell’azienda ha creato danni profondi a centinaia di Comuni italiani, che ancora vantano milioni di euro di crediti nei confronti della società. Al momento al Comune di Ovada mancano solo 30 mila euro dei 213 mila iniziali. Una fortuna data la situazione generale.  

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