Home
Contro il caro benzina, i consumatori annunciano lo sciopero
Sono le associazioni dei consumatori aderenti a Casper (Ados, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori) ad avere indetto per il 5 e il 6 gennaio uno sciopero della benzina, contro i rincari della verde che hanno raggiunto livelli record.
Sono le associazioni dei consumatori aderenti a Casper (Ados, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori) ad avere indetto per il 5 e il 6 gennaio uno sciopero della benzina, contro i rincari della verde che hanno raggiunto livelli record.
A causa dell’aumento dei prezzi della benzina è stato indetto per oggi e per domani, 5 e 6 gennaio, lo sciopero dei benzinai a livello nazionale. Anche il Piemonte aderisce allo stop della verde che è stato pensato e proclamato dalle associazioni dei consumatori, come segno di protesta contro i livelli record raggiunti dal rincaro. Sono gli aderenti a Casper, cioè Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori ad aver invitato “i cittadini del Piemonte ad astenersi dal fare rifornimento di benzina e gasolio in queste due giornate”, come protesta simbolica che vorrebbe avere lo scopo di “attirare l’attenzione delle istituzioni, attraverso anche i mass media, sulla tragica situazione che questi prezzi comportano per gli automobilisti”, vista la consapevolezza che la benzina è un bene al quale non si può rinunciare.
Inoltre Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio – denuncia: “L’abnorme situazione dei carburanti in Italia determina non solo una stangata sul pieno che sfiora i 200 euro annui ad automobilista, ma anche un effetto negativo sui prezzi al dettaglio dei beni trasportati su gomma. Effetto che potrà arrivare al +0,3% sul tasso di inflazione, con danni enormi per le tasche delle famiglie italiane”.
Per tutta questa serie di motivazioni le 4 associazioni hanno indetto questo “sciopero della benzina”, chiedendo a sindacati, partiti politici, e movimenti sul web di aderire. Le stesse associazioni di consumatori annunciano inoltre la preparazione di una denuncia penale in relazione alle speculazioni sui prezzi di benzina e gasolio.
Sul sito dell’Unione nazionale consumatori il messaggio è chiaro: “Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori sono pronte a revocare lo sciopero solo se il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, deciderà, prima di queste date (cioè il 5 e 6 gennaio), di convocare ad un unico tavolo di confronto l’Unione Petrolifera, le associazioni dei gestori degli impianti e le associazioni di consumatori, per stabilire finalmente nuove regole finalizzate ad aumentare la concorrenza nel settore e punire le speculazioni sui prezzi”.
Inoltre Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio – denuncia: “L’abnorme situazione dei carburanti in Italia determina non solo una stangata sul pieno che sfiora i 200 euro annui ad automobilista, ma anche un effetto negativo sui prezzi al dettaglio dei beni trasportati su gomma. Effetto che potrà arrivare al +0,3% sul tasso di inflazione, con danni enormi per le tasche delle famiglie italiane”.
Per tutta questa serie di motivazioni le 4 associazioni hanno indetto questo “sciopero della benzina”, chiedendo a sindacati, partiti politici, e movimenti sul web di aderire. Le stesse associazioni di consumatori annunciano inoltre la preparazione di una denuncia penale in relazione alle speculazioni sui prezzi di benzina e gasolio.
Sul sito dell’Unione nazionale consumatori il messaggio è chiaro: “Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori sono pronte a revocare lo sciopero solo se il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, deciderà, prima di queste date (cioè il 5 e 6 gennaio), di convocare ad un unico tavolo di confronto l’Unione Petrolifera, le associazioni dei gestori degli impianti e le associazioni di consumatori, per stabilire finalmente nuove regole finalizzate ad aumentare la concorrenza nel settore e punire le speculazioni sui prezzi”.