La provincia di Alessandria vista dal cielo

Un libro realizzato dal pilota Fausto Parodi e dal fotografo Fabio Polosa che permette di conoscere un bellissimo territorio - il nostro - e la sua evoluzione in oltre due millenni di storia

I 190 comuni della provincia di Alessandria – ma non solo – raccontati attraverso immagini aeree dei centri abitati, delle strade, dei campi e soprattutto delle persone.
Panorami visti da una prospettiva inusuale e privilegiata per questo libro intitolato appunto “La provincia di Alessandria vista dal cielo”, che offre al lettore fotografie degli insediamenti urbani e della natura a cavallo tra gli Appenini e la Pianura Padana, nei colori di tutte le stagioni.
Un progetto che permette di conoscere un bellissimo territorio – il nostro – e la sua evoluzione in oltre due millenni di storia.

“Ci sono voluti 3 anni di lavoro, – spiega Fausto Parodi pilota dell’elicottero da cui sono state realizzate ma il risultato è certamente una soddisfazione. Non è stato semplice, però… è stato necessario mappare tutto il territorio per poter realizzare i piani di volo e nel farlo abbiamo dovuto tenere conto delle condizioni ideali di scatto, la luce, l’angolazione, tutti fattori non sottovalutabili. Senza contare che quella di Alessandria è una delle province più grandi d’Italia; 190 comuni!”

“L’idea è stata mia. Avevo realizzato progetti simili in Liguria e mi erano sembrati un buon modo per raccontare il territorio e, perché no, farlo apprezzare un po’ di più. Sono ovadese e devo dire che è stato davvero bello fotografare le mie zone… poi dall’alto è tutto più bello! ”

Il libro è diviso in sei capitoli, dedicati ai principali centri della provincia e ai paesi del loro circondario, ogni sezione comprende una trattazione dettagliata dei principali centri e almeno una foto per ogni singolo comune. Particolare attenzione è stata dedicata a rendere i panorami e le tipicità della provincia, come i laghi i parchi, i castelli e i vigneti.

“Osservare gli spazi della natura e i centri abitati dal cielo, quindi, non rappresenta solo un affascinante modo di guardare la nostra terra e le nostre città. – scrive Nicola Pedde curatore della prefazione – È un modo per studiare e capire noi stessi, le nostre attività e il modo attraverso il quale abbiamo saputo progredire, espandere e consolidare le attività sociali ed economiche.”

Sempre Pedde “Il consiglio che mi sento di dare al lettore di questo libro, o almeno a quei pochi che riusciranno a trattenersi dall’immediata immersione nelle superbe immagini e leggeranno prima questa introduzione, è di leggerlo due volte.
La prima di getto, tuffandosi con l’autore fuori dal portellone di un elicottero e gustandosi la meraviglia immediata, rapida e sorprendente dei panorami e degli scenari, delle vallate, dei boschi, dei borghi e delle infinite tegole rosse delle case.Poi suggerisco di tornare indietro, riaprirlo dalla prima pagina, e affrontarlo con lo spirito di un giovane geografo. Studiandosi i dettagli, chiedendosi il perché della collocazione delle attività urbane e della loro espansione, studiando il territorio, la sua morfologia, la sua flora e l’insieme delle sue tante piccole attività umane.”

Maggiori informazioni sul sito

Qui, l’anteprima del libro.