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Ztl, è ancora polemica. Gli esercenti chiedono di abolirla
Incontro tra commercianti ed esponenti della giunta sulla questione Ztl. Secondo gli esercenti le limitazioni del traffico hanno influito negativamente sulle vendite e per padre Guglielmo ha causato un calo di fedeli alla messa del sabato pomeriggio. L'amminsitrazione apre a proposte alternative
Incontro tra commercianti ed esponenti della giunta sulla questione Ztl. Secondo gli esercenti le limitazioni del traffico hanno influito negativamente sulle vendite e per padre Guglielmo ha causato un calo di fedeli alla messa del sabato pomeriggio. L'amminsitrazione apre a proposte alternative
Non c’è pace tra commercianti e amminsitrazione comunale sull’introduzione della zona a traffico limitato in via San Paolo e piazza Assunta. L’altro giorno si sono incontrati una ventina di commercianti del comitato Ovada Civica che hanno chiesto alla giunta, senza mezzi termini, di abolire la Ztl. Il confronto era stato richiesto al sindaco Oddone che, nonostante le polemiche non si è sottratto, anche se alla fine, per inon era presente. In sua vece c’era però gran parte della giunta (Ferrari, Subrero, Lantero, Olivieri), guidata dal vicesindaco Sabrina Caneva. A parlare, per conto degli esercenti, è stato Franco Rocca, che ha avanzato precise richieste: tra queste, l’abolizione della Ztl in via San Paolo, che impedisce l’accesso al centro storico tra le 15 e le 18, contribuendo a fare calare gli incassi degli operatori. “Basta confrontare gli scontrini di una giornata per capire che nelle tre ore pomeridiane c’è un crollo. La Ztl ci sta rovinando. O si troverà una soluzione o dovremo chiudere”. Non c’è differenza tra bar, boutique, parrucchieri, panifici, fioristi. “A fine anno, nel centro storico, in 8 getteranno la spugna” ha detto Giulio Assirelli, marito della parrucchiera Rosaria Tumino. Padre Guglielmo, degli Scolopi, che celebra nella chiesa di piazza San Domenico, in piena Ztl, lamenta un calo di fedeli alla messa del sabato pomeriggio. Dalla farmacia Frascara di piazza Assunta, non raggiungibile in auto quando la strada è chiusa, paventano “l’interruzione di pubblico servizio”. Gli assessori, a turno, hanno difeso il provvedimento, ricordando il confronto che in passato ha portato all’istituzione della Ztl e la normativa regionale che impone la chiusura del 20% delle strade comunali per 3 ore al giorno: da lì non si potrà scappare. “Allora perché non chiudere le strade senza negozi?” hanno ribattuto gli esercenti. Dal Comune è comunque arrivata un’apertura. “Chiediamo a voi di indicarci, nel dettaglio, proposte alternative: intanto porteremo le vostre richieste alla maggioranza e ci riaggiorneremo”. Alle lamentele per il proliferare della grande distribuzione (non ultima quella cinese), l’amministrazione ha risposto sottolineando come i Comuni abbiano le mani legate. “Ci siamo battuti per impedirne l’apertura usando tutti gli strumenti a nostra disposizione – ha detto Caneva -. A questo punto propongo di cercare insieme nuove strade per riportare la gente a vivere il centro”.