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Furto di rame al cimitero di frazione San Giacomo
Nuovo furto di rame a Rocca. Preso di mira il cimitero di frazione San Giacomo dove sono spariti parti di tetto e grondaie di alcune cappelle
Nuovo furto di rame a Rocca. Preso di mira il cimitero di frazione San Giacomo dove sono spariti parti di tetto e grondaie di alcune cappelle
Nuovo furto di rame nei cimiteri della zona. Dopo il colpo a Rocca, l’altra notte i ladri di rame hanno fatti visita a quello della frazione San Giacomo. Il furto potrebbe essere avvenuto proprio la notte della Vigilia, in cui i soliti ignoti avrebbero approfittanto del minore movimento lungo le strade per fare razzia nel camposanto.
A dare l’allarme, il giorno successivo, è stato chi si era recato al cimitero per visitare tombe e cappelle dei propri cari. Dalle prime rilevazioni effettuate dai cantonieri comunali, sarebbero state asportate parti di tetto e altri supporti in rame da un paio di cappelle private. Non passano inosservate anche la fila di ganci “orfani” della grondaia, lungo tutto il muraglione della facciata principale, e, all’interno, alcuni cornicioni privi di rivestimento: si sta cercando di verificare se in questi casi le parti in rame mancassero da tempo o se, come probabile, la sparizione sia imputabile al raid dell’altro giorno. Secondo il sindaco di Rocca, Fabio Barisione, è difficile prevenire simili atti. Il cimitero di San Giacomo, così come quello del paese, si trova in posizione defilata ed è facile, per i malviventi, agire indisturbati, soprattutto di notte. La banda di trafficanti in rame sembra essersi introdotta passando da un cancello laterale, dov’è la serratura risulta forzata. Per contrastare il fenomeno dei furti nei cimiteri, il comune ha deciso di concedere l’utilizzo di materiali diversi dal rame.
A dare l’allarme, il giorno successivo, è stato chi si era recato al cimitero per visitare tombe e cappelle dei propri cari. Dalle prime rilevazioni effettuate dai cantonieri comunali, sarebbero state asportate parti di tetto e altri supporti in rame da un paio di cappelle private. Non passano inosservate anche la fila di ganci “orfani” della grondaia, lungo tutto il muraglione della facciata principale, e, all’interno, alcuni cornicioni privi di rivestimento: si sta cercando di verificare se in questi casi le parti in rame mancassero da tempo o se, come probabile, la sparizione sia imputabile al raid dell’altro giorno. Secondo il sindaco di Rocca, Fabio Barisione, è difficile prevenire simili atti. Il cimitero di San Giacomo, così come quello del paese, si trova in posizione defilata ed è facile, per i malviventi, agire indisturbati, soprattutto di notte. La banda di trafficanti in rame sembra essersi introdotta passando da un cancello laterale, dov’è la serratura risulta forzata. Per contrastare il fenomeno dei furti nei cimiteri, il comune ha deciso di concedere l’utilizzo di materiali diversi dal rame.