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In arrivo un ascensore per la Biblioteca
Approvato il progetto esecutivo per l'installazione di un ascensore nei locali della bibloteca attualemnte inaccessibili ai disabili e a chi ha difficoltà nell'affrontare le scale. Ora si attende il via libera della Sovrintendenza prima di indire la gara d'appalto
Approvato il progetto esecutivo per l'installazione di un ascensore nei locali della bibloteca attualemnte inaccessibili ai disabili e a chi ha difficoltà nell'affrontare le scale. Ora si attende il via libera della Sovrintendenza prima di indire la gara d'appalto
Potrebbero iniziare in primavera i lavori per l’installazione di un ascensore di ultima generazione a disposizione gli utenti della biblioteca di Ovada e delle altre associazioni culturali (tra cui la prestigiosa Accademia Urbense) ospitate a Palazzo Maineri, al centro di via Cairoli. L’intervento era da tempo nell’agenda del Comune ma solo ora, dopo alcuni rinvii, sarà eseguito. L’altro pomeriggio la giunta ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo, realizzato dall’architetto Andrea Gandino, e ieri mattina dall’ufficio tecnico hanno spedito l’intera documentazione alla Soprintendenza ai beni architettonici di Torino. “Se arriverà l’ok in fretta – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Simone Subrero -, a gennaio bandiremo la gara d’appalto per poi partire con i lavori”. Realizzare l’ascensore costerà 135 mila euro, che saranno recuperati quasi totalmente con un mutuo. La realizzazione dell’impianto era attesa da decenni. La biblioteca, al piano nobile, è ora inaccessibile ai disabili e a chi, troppo anziano o infortunato, non può affrontare la doppia rampa di scale che parte da piazza Cereseto. Un servizio pubblico, di fatto, negato. “Ci siamo spesso trovati nella situazione imbarazzante di dover dire a un utente in carrozzina o con problemi a camminare che non c’erano altre strade oltre alle scale – racconta la bibliotecaria, Cinzia Robbiano -. Le lamentele in questi anni sono state molte, considerato che la biblioteca è frequentata da centinaia di persone. Finalmente il problema sarà risolto”. Plaude anche l’Anffas. “E’ un segnale di attenzione verso i disabili” spiega la vicepresidente Gabriella Ferrando. L’impianto sarà collocato in un piccolo cortile interno, a cui si accede da via Cairoli, accanto all’ufficio turistico. Verrà realizzato un nuovo corpo in muratura, con un’apertura panoramica, in cui sarà collocata la cabina. Saranno serviti il seminterrato e i quattro piani fuori terra, con accessi diretti per biblioteca e Accademia urbense. Le scale malandate, quindi, serviranno a quel punto solo per la Banca del tempo e il Centro pace, nell’ammezzato. Grazie all’impianto diventerà utilizzabile anche il sottotetto, che potrebbe ospitare mostre e convegni e che finora non era accessibile.